Comunicare con i propri dipendenti in tempo di crisi

di Luna Saracino

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È stato un anno difficile. E ci aspettano mesi altrettanto faticosi. La pandemia del COVID-19 ha costretto aziende, imprese, lavoratori, liberi professionisti a rivedere le proprie abitudini, il proprio lavoro, le proprie priorità. Tutto questo ha portato inevitabilmente a vivere questi tempi in modo tutt’altro che semplice, aumentando il rischio di stress, malessere psicofisico e in certi casi disturbi come ansia e depressione.

In tempi come questi, è importante che i datori di lavoro imparino a interagire con i propri dipendenti, instaurando con loro un dialogo che sia prima di tutto costruttivo ma anche attento e, dove possibile, premuroso.

Fa parte delle doti di leadership che gli imprenditori devono possedere per costruire un team forte che sostenga il processo di crescita aziendale.

Sensibilità, comprensione, pazienza: la chiave della giusta comunicazione con i dipendenti

La comunicazione deve essere chiara, limpida, ma anche attenta. Se il vostro dipendente sta chiaramente vivendo un momento di transizioni e difficoltà, avrà bisogno di tempi e soprattutto di tatto durante il processo di adattamento alle sue nuove abitudini, lavorative e non. La comunicazione è alla base di ogni interazione tra persone, a maggior ragione se c’è un rapporto subordinato e lavorativo. Con il tono giusto, con la cura giusta, il lavoratore sarà più propenso a dialogare con il suo datore di lavoro.

Comunicare è importante, ma lo è anche avere pazienza. Spesso ci aspettiamo dai nostri dipendenti più di quello che possono permettersi e che possono concederci. È molto importante, invece, ricordarsi che ci troviamo nel mezzo di una pandemia e che le abitudini sono cambiate, per tutti, radicalmente. Rapportatevi con i vostri dipendenti avendo la cura e la pazienza di attendere i loro tempi e le loro esigenze, almeno fino a che non si abitueranno a questi tempi complessi.

Un modo utile per assecondare le loro nuove esigenze può essere certamente quello di coinvolgerli, quando possibile, nel processo decisionale dell’azienda. Potrebbe essere utile e stimolante, per il dipendente, prendere decisioni importanti per l’azienda insieme al suo gruppo di lavoro, così da sentirsi utile all’interno del processo lavorativo.

Accorciare le distanze tra datore di lavoro e dipendente è fondamentale

Avere un atteggiamento più comprensivo, più sensibile, più attento è alla base di un buon rapporto di lavoro tra le parti, anche e soprattutto se ci si trova in un rapporto subordinato. Spesso il datore di lavoro è visto come un’entità a parte, troppo distante da noi e dalle nostre esigenze. In questi tempi, però, in cui tutto è incerto e bisogna camminare a passo lento, è importante instaurare con i dipendenti un rapporto il più umano e comprensibile possibile, nell’attesa che anche loro si adattino alle nuove esigenze e ai nuovi bisogni di questi tempi.

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Luna Saracino

Scrittrice per passione, lavoro ed esigenza, ho capito che riuscivo a esprimermi su carta più che a voce da piccolina, quando ho chiesto a mia madre un diario segreto al posto della Barbie di tendenza. Ho scritto il mio primo racconto a 12 anni e ne ho pubblicato un altro a 16. Da allora, tra alti e bassi, ho sperimentato tutte le vie della scrittura che ho trovato lungo la mia strada. Oggi mi occupo di storytelling, project management, copywriting e sceneggiatura. E quel viaggio nel mondo della scrittura che ho iniziato da bambina mi pare di averlo appena cominciato.

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