N

Social

Facebook: facile da odiare, difficile da abbandonare

di Mirko Cuneo

clock image3 minuti

Prima dell’emergenza sanitaria, molta gente ancora non aveva neppure un profilo su Facebook. La gente utilizzava i social media in modo sporadico, spesso per combattere la noia in fila al supermercato o alla fermata del tram. Da quando, però, è esplosa la pandemia del COVID-19, i numeri degli utenti sul social network di Zuckerberg sono cresciuti esponenzialmente.

La permanenza costante online rende questo il luogo virtuale in cui le aziende possono fare Facebook advertising e ampliare il proprio bacino di utenti e clienti. Infatti, nonostante diverse contraddizioni, complessità, mosse discutibili da parte del social media, gli utenti faticano ad allontanarsene, non riescono a farne a meno.

Gli utenti restano su Facebook grazie ai gruppi

Secondo una stima effettuata da Facebook in persona, durante il lockdown tantissime persone hanno utilizzato i gruppi, probabilmente per farsi compagnia o per scambiarsi opinioni. In qualche modo, Facebook aveva sostituito le piazze dei paesi, il bar sotto casa, i luoghi di incontro e scambio tra le persone.

Negli ultimi mesi, tuttavia, c’è stato un preoccupante aumento di abbandoni della piattaforma: la maggior parte degli utenti che hanno deciso di andare via, ha criticato Facebook per lo scarso impegno profuso nella lotta alle fake news e ai messaggi contenenti odio e violenza. Più di tutto, però, molti non riescono ad accettare che Facebook non abbia mai preso una posizione netta contro la cattiva informazione dei post di Donald Trump e dei suoi sostenitori.

È dai tempi dello scandalo di Cambridge Analytica, comunque, che Facebook ha visto il terreno sgretolarsi sotto i suoi stessi piedi e ha cominciato a perdere una grossa fetta di utenti, anche i più fedeli e affezionati alla piattaforma.

Critica alle scelte “politiche” di Facebook

La gente si lamenta, ma non riesce ad abbandonare la piattaforma. Come mai? Secondo alcuni, la ragione sono proprio i gruppi: all’interno dei gruppi si costruisce una comunità di persone con interessi comuni, è possibile scambiarsi opinioni, informazioni, notizie, consigli. I gruppi hanno sostituito in tutto e per tutto i luoghi di incontro quotidiani e in questo senso hanno trasformato il modo con cui le persone solitamente interagiscono tra loro.

Allo stesso tempo, però, la gente si è accorta del cambiamento delle policy di Facebook e teme ci possano essere ripercussioni sulla loro libertà di parola. L’impressione generale, infatti, è che Facebook censuri la gente senza un reale motivo. Per molti la colpa è proprio del suo proprietario, Mark Zuckerberg, per molti visto come una persona discutibile, con opinioni e scelte quasi mai condivisibili.

image of Mirko Cuneo

Mirko Cuneo

Aiuto aziende e professionisti a potenziare il proprio business, in modo che possano aumentare i propri guadagni, clienti e la rispettabilità del proprio brand.

Ti serve aiuto? Clicca QUI
N

News

Strategie di Marketing Vincenti per Aziende Cosmet...

Negli ultimi decenni, l’industria cosmetica ha assistito a una crescita esponenziale, con una concorrenza sempre più agguerrita nel mercato. Le aziende cosmetiche devono affrontare sfide uniche nel promuovere i loro prodotti e stabilirsi come brand di fiducia tra i consumatori. In questo contesto, una strategia di marketing efficace è fondamentale per il successo. In questo […]

Leggi la news >
N

La grammatica del nuovo mondo nel libro di Filippo...

50 parole chiave ordinate alfabeticamente a partire da 50 racconti di cronaca: premessa-testamento del filosofo Salvatore Veca, scomparso il 7 ottobre 2021. Radicale come la prima, la seconda, la terza e la quarta rivoluzione industriale. È la rivoluzione universale del covid, quella che ha cambiato per sempre la nostra vita. Non solo, dunque, una tragica […]

Leggi la news >