Come esportare prodotti alimentari all’estero nel 2026?

di Mirko Cuneo

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come esportare prodotti alimentari

Se sei un produttore alimentare e ti interessa sapere come esportare prodotti alimentari all’estero, ci sono un po’ di cose di cui dovresti essere a conoscenza.

Il settore dell’agroalimentare italiano è uno dei più apprezzati e richiesti in tutto il mondo: tradizione, qualità, innovazione, ovvero i valori intrinsechi del Made in Italy.

Negli ultimi anni, infatti, le esportazioni hanno registrato un trend costantemente positivo: nel 2024 l’export ha raggiunto quasi 70 miliardi di euro, pari a circa l’11% del totale delle esportazioni italiane.

Per questo motivo, esportare prodotti alimentari all’estero nel 2026 può essere una grande idea.

Tuttavia, tra certificazioni, accordi internazionali ed etichettatura, sono veramente tanti gli aspetti che devi prendere in considerazione prima di iniziare a esportare all’estero.

Ma niente paura! Sono qui per aiutarti e spiegarti tutto.

Come esportare prodotti alimentari all’estero: da dove iniziare

Prima di avviare un progetto di esportazione, devi innanzitutto analizzare bene il mercato di destinazione

Occorre valutare:

  • la domanda del prodotto; 
  • le preferenze dei consumatori;
  • la concorrenza locale;
  • le eventuali barriere d’ingresso.

Devi sapere che uno degli errori più comuni delle aziende italiane è proprio quello di sottovalutare la fase di analisi: ogni Paese ha abitudini alimentari, gusti e normative differenti ed è importante esserne consapevoli, conoscerli e adattarsi.

Una volta scelto il mercato, bisogna stabilire il canale di vendita più adatto

  • distributori locali;
  • grande distribuzione organizzata (GDO);
  • piattaforme di e-commerce internazionale.

Solo così, definendo un posizionamento chiaro e una strategia di comunicazione coerente con il target estero, potrai fare la differenza ed evitare un investimento non redditizio.

Requisiti normativi e documenti necessari per l’export alimentare

Esportare prodotti alimentari all’estero implica il rispetto di alcune regole, che sono ben precise, anche se spesso possono variare da Paese a Paese.

Prima di tutto, i principali documenti che dovrai avere pronti sono:

  • fattura commerciale,
  • packing list,
  • certificato d’origine,
  • certificazioni sanitarie o fitosanitarie.

Ma attenzione: per molti mercati, come USA, Canada e Giappone, è necessario ottenere anche specifici permessi di esportazione rilasciati dalle autorità competenti.

Inoltre, molte catene di distribuzione richiedono certificazioni volontarie come BRC, IFS o ISO 22000, che attestano la conformità ai più alti standard di sicurezza alimentare.

Ti consiglio di fare molta attenzione e di essere il più preciso possibile, in modo da evitare il rischio di blocchi doganali e rafforzare la reputazione dell’azienda agli occhi dei buyer.

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Etichettatura e sicurezza alimentare: cosa sapere prima di esportare

Ogni Paese impone regole specifiche su lingua, ingredienti, valori nutrizionali e allergeni. L’etichetta deve essere tradotta e adattata secondo la normativa locale: per esempio, negli Stati Uniti è obbligatorio indicare le calorie per porzione, mentre in Asia alcuni additivi sono vietati.

Insomma: Paese che vai, regole che trovi.

E una non conformità nell’etichetta può portare al blocco immediato della merce in dogana.

Per evitare problemi, effettua una revisione completa delle informazioni riportate e verificare la compatibilità degli ingredienti con la legislazione del Paese di destinazione.

Anche la sicurezza alimentare è cruciale: un sistema HACCP aggiornato e audit periodici assicurano la tracciabilità lungo tutta la filiera.

Logistica, trasporto e conservazione dei prodotti

Non sottovalutare la gestione della logistica. 

Devi garantire il rispetto della catena del freddo per tutti i prodotti deperibili, mentre per quelli secchi è importante assicurare imballaggi resistenti e conformi alle normative doganali.

La scelta del packaging non è solo estetica.

Deve rispondere anche a dei criteri funzionali: materiali idonei, etichette leggibili e confezioni che preservino la qualità durante il trasporto.

Per questo motivo, consiglio di affidarsi a spedizionieri specializzati nell’agroalimentare per esportare prodotti alimentari all’estero. Può sembrare banale, ma così facendo eviterai il più possibile ritardi e danneggiamenti, oltre a ricevere supporto nella gestione della documentazione doganale e delle certificazioni sanitarie.

Prezzi, dazi e accordi commerciali nel 2026

Per calcolare il prezzo di esportazione, bisogna fare attenzione a diversi fattori: costi di trasporto, assicurazioni, dazi e commissioni degli intermediari.

Gli accordi commerciali tra l’Unione Europea e i Paesi terzi rappresentano un vantaggio competitivo importante, riducendo o azzerando i dazi su molti prodotti. 

Tuttavia, devi conoscere gli Incoterms, ovvero le regole internazionali che definiscono le responsabilità di venditore e acquirente in materia di consegna e rischio.

Considera che, nel 2026, l’evoluzione dei mercati e le nuove politiche di sostenibilità porteranno a un’ulteriore armonizzazione dei regolamenti commerciali, offrendo nuove opportunità per le imprese italiane pronte a investire.

Sostenibilità e tracciabilità: la nuova frontiera dell’export alimentare

La sostenibilità è ormai un criterio importantissimo per molti buyer esteri. 

Ormai è chiaro, se ti vuoi affacciare al panorama internazionale, devi essere un’azienda che si interessa alla tutela dell’ambiente

Le aziende che dimostrano impegno ambientale, utilizzo di filiere corte e packaging riciclabili, infatti, hanno maggiori probabilità di entrare nei mercati più evoluti.

Altro aspetto fondamentale per esportare prodotti alimentari all’estero è la tracciabilità digitale che, tramite blockchain o QR code, consente di mostrare al consumatore la provenienza del prodotto, rafforzando la fiducia e il valore percepito dei tuoi prodotti Made in Italy.

Ti aiuto a esportare prodotti alimentari all’estero

Esportare prodotti alimentari all’estero può sembrare complesso, ma con la giusta strategia, la conoscenza delle normative e un piano operativo chiaro, ogni impresa può far crescere il proprio business oltre confine.

Se non sai come esportare prodotti alimentari all’estero ma, allo stesso tempo, vuoi espandere la tua attività e hai bisogno di un supporto concreto su documentazione, etichettatura, ricerca mercati o gestione doganale, posso aiutarti passo dopo passo.

Offro consulenze personalizzate per aziende del settore agroalimentare che desiderano entrare nei mercati internazionali in modo sicuro, conforme e strategico.

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Mirko Cuneo

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