Stili di leadership che funzionano oggi per guidare il tuo team

di Mirko Cuneo

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stili di leadership

Vuoi sapere quali sono gli stili di leadership efficaci per portare la tua azienda verso le nuove tendenze del mercato?

La trasformazione digitale non riguarda solo le innovazioni tecnologiche, ma anche una rinnovata cultura aziendale.

Se sei un leader d’impresa, un mindset evoluto e condiviso con i tuoi collaboratori è un passo decisivo verso lo sviluppo della tua attività.

In un mondo che sta diventando sempre più tecnologico e automatizzato, il valore dell’essere umano risulta avere ancora un considerevole peso.

Tra le responsabilità del manager, o leader aziendale, emerge la formazione dei propri collaboratori, l’ispirazione e la motivazione per farli crescere sia dal punto di vista personale che professionale.

Per poterlo fare in modo efficace ed adeguato, è necessario che tu sia a conoscenza del livello di maturità lavorativa delle persone con cui collabori. Non esiste uno stile di leadership applicabile a tutte le situazioni.

Devi conoscere tutte le modalità di applicazione dell’arte della leadership e poi scegliere quella giusta per la tua realtà.

Prima di intraprendere la lettura, se vuoi approfondire in pochi minuti questo argomento, guarda il mio video su come essere un vero leader e guidare un team di successo.

Diventa la figura di riferimento di cui la tua azienda ha bisogno per crescere.

Caratteristiche della leadership aziendale

Cosa fa un leader? Sebbene debba adeguare il suo stile rispetto al contesto nel quale opera, esistono delle caratteristiche che non possono mancare.

Sono quelle che decretano lui come il soggetto trainante dell’azienda.

Quali sono? Vediamole insieme:

  • Doti comunicative: un leader deve trovare il giusto modo di comunicare con i suoi collaboratori interni e con i clienti all’esterno;
  • Competenze: nonostante ogni componente del team abbia le proprie conoscenze e competenze, il leader deve sempre essere informato ed aggiornato;
  • Capacità decisionale: in ogni situazione deve sapere qual è la strada giusta da prendere per l’azienda e per il team;
  • Consapevolezza: ogni decisione non deve essere presa per il bene suo personale ma per quello di tutti;
  • Saper motivare i collaboratori: un team valido lavora come una squadra e tocca al leader il compito di favorire questa cooperazione;
  • Valorizzazione del team: il leader ha il compito di far sentire ogni elemento indispensabile e utile all’interno dell’organigramma aziendale;
  • Ottimismo: un leader non deve mai disperarsi, è lui in prima linea a guidare l’azienda verso il successo.

Ora che abbiamo scoperto le doti che ogni buon leader deve possedere, addentriamoci più a fondo tra gli stili di leadership.

stili di leadership - caratteristiche

6 stili di leadership

Dico sempre che non esiste il leader perfetto.

In che senso? Perché non possiamo fare riferimento ad un unico modello da seguire come assoluto ed infallibile.

Abbiamo visto quali sono le caratteristiche e le attività principali di un leader, ma per fare questo ci sono modi diversi in base all’inclinazione della persona singola e al contesto nel quale si trova ad operare.

Ecco i diversi stili di leadership che possono emergere in ambito aziendale:

  • Democratica
  • Autocratica
  • Laissez-Faire
  • Strategica
  • Trasformazionale
  • In stile allenatore

Vediamole una per una e scopriamo quali sono quelle più efficaci e quelle che, invece, fanno fatica a trovare un seguito.

stili di leadership

1.     Leadership democratica (o partecipativa)

La formula democratica è quella maggiormente accolta da nazioni e da aziende.

Come mai? Perché, nonostante spetti sempre al leader l’ultima parola, quando deve prendere una decisione coinvolge tutti i propri collaboratori.

Nel momento in cui il leader applica questa forma di leadership, non è il solo individuo in azienda, ma riconosce importanza anche al gruppo.

Per esempio, durante una riunione indetta per decidere una strategia, il leader democratico si preoccupa di ascoltare il punto di vista di ogni elemento, facendolo sentire importante e parte di qualcosa che lui stesso sta contribuendo a creare.

In questo modo, i membri del team non sono solamente dei dipendenti ma diventano dei collaboratori molto vicini al ruolo che ricopre il leader.

Questa è, ovviamente, una delle forme meglio accolte perché ogni elemento svolge un ruolo, nessuno viene accantonato e anche i dipendenti possono esercitare un voto che abbia un valore.

2.     Leadership autocratica (o autoritaria)

Ora prendi tutto ciò che abbiamo appena detto e ribaltalo. La leadership autocratica è l’esatto opposto di quella democratica.

Cosa significa? Che il leader non interpella più i suoi collaboratori nelle decisioni che deve prendere, ma pensa che la sua opinione sia l’unica degna di nota.

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Così, i collaboratori tornano ad essere dei semplici dipendenti che non possono fare altro se non eseguire ciò che il leader ha deciso per l’azienda e per loro.

Sfortunatamente, sono più di quanti dovrebbero i leader che si ostinano a ricorrere ancora a questa forma di leadership.

Tuttavia, al giorno d’oggi, in cui le persone cambiano più frequentemente impiego, è difficile riuscire a far funzionare un’impostazione simile senza rischiare di vedersene andare ogni 6 mesi i propri lavoratori.

In conclusione, se la leadership democratica è bene accolta, quella autocratica è molto meno efficace.

3.     Leadership Laissez-Faire (o delegata)

Approdiamo su una forma di leadership sempre più in auge.

L’espressione “laissez faire” ti ricorda qualcosa? Se conosci un minimo il francese, penso proprio di sì. Si traduce con “lascia fare”.

Ma la domanda più intrigante è: come si applica questo principio all’interno di una realtà aziendale?                  

Ancora una volta ci troviamo a fare un paragone con gli stili di leadership già esaminati. Se nella forma autocratica è il leader che cavalca solo verso il successo, nella leadership Laissez-Faire i ruoli sono capovolti.

Cosa voglio dire? Che questa volta sono i dipendenti a prendere le decisioni e ad autogestirsi.

Facciamo un esempio per comprendere meglio il concetto. Hai notato che stanno sorgendo sempre più start-up dove gli elementi sono liberi di decidere dove lavorare, in quali orari e che hanno la piena responsabilità del reparto di cui si occupano?

Questo ne è un esempio perfetto. Come si raggiunge? Scegliendo le persone giuste e motivandole a dare il massimo.

4.     Leadership strategica

Questa forma di leadership è agognata da tante aziende, ma si rivela imprevedibile al tempo stesso.

Il leader strategico è colui che analizza il mercato, studia la posizione dell’azienda al suo interno e prende le decisioni che ritiene migliori per portarla alla crescita.

La forma di leadership strategica è molto sottile perché in questo caso il leader riesce a convincere tutti gli altri collaboratori dell’efficacia di una direzione.

In sostanza, li influenza a prendere decisioni che abbiano lo scopo di portare l’azienda al successo pur mantenendo le condizioni lavorative attuali.

La forma di leadership in esame consente all’azienda di mantenersi particolarmente competitiva sul mercato perché il leader è in grado di prendere decisioni che evolvono insieme all’evolversi dello stesso.

5.     Leadership trasformazionale

Vuoi spronare i tuoi collaboratori a dare sempre il massimo? Allora quello che fa per te è la leadership trasformazionale.

In questo caso, il leader è colui che affida degli obiettivi ai lavoratori e, nel momento in cui li hanno raggiunti, li aumenta.

Come mai questo stile è efficace? Perché incita i collaboratori a dare sempre il meglio di sé sul lavoro, senza farli cadere in una comfort zone che non fa bene né a loro né alla produttività aziendale.

Tuttavia, per quanto sembri interessante, questa forma di leadership non sempre è efficace perché nella foga di affidare sempre più obiettivi, rischia di perdere di vista l’indole individuale di ogni componente del team.

In definitiva, si conferma come una tecnica efficace per macinare sempre più velocemente le tappe, ma va utilizzata con cautela e solo se il contesto aziendale lo permette.

6.     Leadership in stile allenatore

Cosa fa l’allenatore di una squadra? Si impegna ad osservare ogni singolo elemento, a capirlo e a trovare il modo di fargli esprimere tutto il proprio potenziale.

In questo senso, la leadership dell’allenatore opera il meccanismo inverso rispetto alla precedente forma che abbiamo analizzato.

Se prima ognuno veniva spinto al massimo nello stesso identico modo dei suoi compagni, in questo caso il leader si concentra maggiormente sulla crescita dei singoli individui.

Prova a pensarci, ogni persona ha dei punti di forza e dei punti deboli. Immagina un leader che riesca a far emergere le potenzialità di ognuno. Per l’azienda sarebbe un grande successo e i lavoratori sarebbero più motivati perché si troverebbero compresi e impegnati su qualcosa in cui riescono molto bene.

Come opera un leader di questo tipo? Suggerisce compiti diversi ai propri collaboratori per vedere su quali aspetti sono più ferrati e quali sono le loro doti migliori. In questo modo potrà applicarle proficuamente per la crescita aziendale.

È superfluo dire che questo stile di leadership è particolarmente efficace.

la figura del leader

La caratteristica del leader perfetto

Hai già applicato una di queste forme di leadership? Qualcos’altro ha stuzzicato il tuo interesse?

Sai qual è la più grande caratteristica di un leader? Riuscire ad impegnarsi nella formazione.

Tu sei il capo e devi essere il punto di riferimento per i membri del tuo team. Dedicati alla crescita professionale e personale dei tuoi collaboratori per farli diventare persone di fiducia in grado di aiutarti nella conduzione dell’azienda.

I tuoi collaboratori sono il miglior investimento che tu possa fare per il tuo business, perché sono loro che si impegnano per raggiungere insieme a te i risultati che desideri.

Cosa ci guadagni a farli sentire insignificanti? Sul momento questo può gonfiare il tuo ego, ma sul lungo periodo otterrai solo delle lettere di licenziamento da parte di persone valide.

Per questo motivo, è importante che tu riesca a trasmettere loro la tua visione portandoli a condividere la cultura aziendale.

Comunica a chi lavora con te quella passione che ti ha portato ad aprire la tua attività. Rendili partecipi della tua storia e di quella dell’impresa, affinché sentano che appartiene anche a loro perché ne fanno parte e contribuiscono ogni giorno al suo sviluppo.

Il rapporto di fiducia professionale lo puoi instaurare entrando direttamente in contatto con i tuoi collaboratori e pensando alla loro formazione. Questa non deve passare solo attraverso corsi online oppure tenuti da altri, ma devi metterti tu stesso di fronte a loro condividendo le tue conoscenze ed esperienze.

Non sottovalutare i momenti di confronto in cui puoi trasmettere un po’ di te agli altri, e viceversa.

E ricorda, la comunicazione non passa solo attraverso le parole ma anche mediante i gesti del corpo con i quali puoi instillare negli altri sensazioni, non solo informazioni.

Nutri le menti dei tuoi collaboratori affinché siano pronte ad evolvere.

Conclusione

La dedizione alla crescita individuale e delle persone che lavorano con te è il miglior stile di leadership da adottare per ottenere eccellenti risultati di business. Per fare un ingresso trionfante nel mercato del domani.

Se vuoi discutere con me in modo approfondito, contattami per fissare una consulenza personalizzata.

Intanto, continua a navigare all’interno del mio blog alla ricerca di articoli, video e podcast sulle tematiche di Vendita, Marketing e Mindset.

Prima di andare via, voglio farti un regalo. Scarica la mia Guida sul Come essere un vero Leader, troverai tutto quello che devi e che NON devi fare per essere il Leader della tua azienda e per raggiungere i tuoi obiettivi.

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Mirko Cuneo

Aiuto aziende e professionisti a potenziare il proprio business, in modo che possano aumentare i propri guadagni, clienti e la rispettabilità del proprio brand.

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