Influencer marketing: come trarne vantaggio per la propria azienda

di Mirko Cuneo

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influencer marketing

I numeri parlano chiaro, il fenomeno dell’Influencer marketing in Italia continua a spopolare e ha sempre più presa su utenti iperconnessi e attenti a tutte le novità. 

Secondo le statistiche pubblicate da Audiweb powered by Nielsen, a dicembre 2021 sono stati 38,5 milioni gli utenti dei social network, facendo attestare questi ultimi tra le categorie di siti e applicazioni con il maggior numero di visite mensili. 

I social più seguiti sono stati YouTube, con 35,4 milioni di visite al mese, Facebook, con i suoi 35 milioni di utenti collegati, e Instagram, che mantiene il terzo posto in classifica con 28,4 milioni di utenti.

Considerando i dati a cui abbiamo dato un’occhiata, è normale che tu sia interessato a intercettare i tuoi clienti sui social, utilizzando tutti gli strumenti più performanti e in grado di avvicinarti al tuo pubblico di riferimento. E tra questi questi non possiamo non annoverare anche l’influencer marketing.

Ma come funziona l’influencer marketing? Si tratta davvero di uno strumento di marketing valido? Come si sviluppa una strategia di influencer marketing?

È normale che tu abbia una serie di domande sull’argomento poiché se è vero che potrebbe esserci un ritorno in termini di immagine e di fatturato, ciò non toglie che gli investimenti necessari possono raggiungere cifre cospicue, oltre a nascondere diverse insidie.

Quindi, prima di destinare il tuo budget pubblicitario al marketing degli influencer ti darò delle indicazioni per muoverti al meglio in questo settore e valutare se si tratta della strategia più adatta alla tua azienda. Se vuoi parlare della tua situazione specifica, clicca il pulsante e scopri di più sulla mia consulenza.

Cosa vuol dire essere un influencer

La parola Influencer già di per sé trasmette un’idea abbastanza chiara: si tratta di una persona che riesce ad orientare comportamenti e opinioni e ad esercitare un’azione decisiva sugli altri.

Una caratteristica importante che accomuna gli influencer è la credibilità. In genere, i personaggi con un alto seguito vengono ritenuti esperti in un settore o su un determinato argomento, tanto da avere un effetto determinante sulle decisioni dei propri seguaci.  

Come faccio a distinguere un influencer da un utente comune? 

Per impostare una strategia di marketing anche con l’aiuto di un influencer è fondamentale imparare a riconoscere le categorie di influencer che esistono, e le indicazioni ci arrivano dal numero dei follower e dal tasso di coinvolgimento. 

Devi sapere che, in base al numero dei follower, gli influencer vengono suddivisi in:

  • Nano-influencer: hanno un numero di follower che va dai 1.000 ai 5.000. Non si tratta di celebrità, ma di persone comuni, coinvolgenti e con un ottimo tasso di engagement.
  • Micro-influencer: hanno un massimo di 20.000 follower e il tasso di engagement è dell’1,7%. Sono credibili e apprezzati dalla loro nicchia.
  • Mid-influencer: hanno un pubblico fidelizzato che li segue, che raggiunge i 100.000 follower. Il tasso di coinvolgimento è dell’’1,4%. 
  • Macro-influencer: il tasso di engagement è dell’1,3 ma vantano anche 1 milione di follower. L’influencer marketing è la loro attività primaria. 
  • Mega-influencer e/o celebrità: in questa categoria rientrano i personaggi famosi, che superano facilmente il milione di follower. 

Ora che hai una panoramica più definita sugli influencer, ti spiego come lavorano e guadagnano queste figure.

tipologie di influencer

Che lavoro fa un influencer 

Nonostante sia un fenomeno che ha iniziato a coinvolgerci più da vicino nell’ultimo decennio, si parla di influencer marketing già dagli anni ‘40. Proprio in quel periodo, infatti, Lazarsfeld e Katz, due tra i più importanti studiosi di comunicazione politica lanciarono il concetto di opinion leader.

Con la diffusione di internet e la nascita dei Social Network, il concetto si è esteso anche online, agli utenti con un numero di follower considerevole e capaci di coinvolgere il proprio target di riferimento. 

La particolarità di queste figure è di riuscire a essere credibili e autentiche, senza mai perdere il contatto con il loro pubblico.

Ma cosa fa esattamente un influencer? Qual è la sua attività?

Non pensare che l’influencer marketing si riduca a qualche video su Youtube o alla pubblicazione casuale di post su Instagram e Facebook. Nonostante molte persone tendano a banalizzare questa attività, gli influencer possono essere considerati dei professionisti nella creazione dei contenuti, che svolgono la propria attività tramite un blog o sui social network.  

Ogni personaggio sceglie una nicchia a cui rivolgersi e un settore ben preciso in cui specializzarsi, che può andare dal cibo alla moda, dal makeup alla tecnologia. In Italia, oltre alle celebrities, abbiamo molti personaggi che hanno raggiunto la fama proprio grazie alle proprie doti personali e alla conoscenza approfondita di un argomento. Pensa ad Aranzulla, famoso per il suo blog sulla tecnologia, a Benedetta Rossi, che spopola su Youtube grazie alle sue ricette, o a Clio Zammatteo, meglio conosciuta come Clio Make up. 

In che modo guadagna un influencer 

L’influencer si occupa di creare e pubblicare contenuti sui propri canali social, seguendo una strategia ben precisa. Ogni post è frutto di un’attenta analisi su argomenti e pubblico di riferimento, e rientra in un piano editoriale strutturato a monte.

Questo per spiegarti che non esistono quasi mai scatti casuali o post che non sono in linea con la strategia definita, ed è proprio questo che fa la differenza tra un professionista e un utente comune. 

In seguito alla pubblicazione e alla condivisione dei post, si iniziano a vedere le prime reazioni degli utenti che vanno monitorate per controllare la validità del lavoro svolto. Ed è lì che si determina il valore economico dell’influencer.

A seconda della popolarità e dell’engagement vengono stabilite le forme di compenso. A meno che non si entri nel mondo delle celebrities, in genere, gli influencer non hanno una tariffa stabilita. Per capire quanto potrebbe costarti un influencer, bisogna valutare il tipo di collaborazione, l’impegno richiesto, i tuoi obiettivi di marketing, la qualità del lavoro.

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Per avere un’idea approssimativa, considera che i nano influencer possono essere retribuiti dai 50 ai 500 euro, compenso che aumenta notevolmente per le altre categorie.

Tuttavia, molti influencer accettano collaborazioni in cambio di prodotti, codici sconto, campioni o una percentuale sui prodotti venduti tramite l’affiliate marketing.

collaborare con influencer

Come collaborare con un influencer 

Risolto il nodo sull’influencer con cui collaborare, dovrai prendere contatti e accordarti su diversi aspetti.

Alcuni influencer mettono a disposizione i propri canali social per pubblicare contenuti già confezionati dall’azienda. In questo caso, puoi focalizzarti sugli argomenti che ritieni interessanti, sugli articoli o i servizi che vuoi pubblicizzare e sul formato più adatto per proporli.

Un’alternativa molto diffusa, che non richiede forti investimenti, è l’invio di prodotti in omaggio, che l’influencer è libero di provare per poi raccontare la propria esperienza a riguardo. Nel settore moda, capita spesso che gli influencer ricevano capi d’abbigliamento in omaggio o in prestito per partecipare ad eventi, in cambio di post su Instagram e foto con gli hashtag al brand.

Affinché la collaborazione vada a buon fine è fondamentale stabilire fin da subito le tempistiche della collaborazione, con scadenze e obiettivi. Per tutelare la tua azienda, in ogni caso ti consiglio di redigere un contratto che regoli tutti gli aspetti del rapporto: tipologia di contenuti, pagamenti, fornitura del materiale, diritti sul materiale e responsabilità.

Se il rapporto prevede lo scambio di prodotti anziché il pagamento, è necessario che ci sia chiarezza.

Ogni aspetto del contratto può essere soggetto a negoziazione, ma per ottenere i risultati sperati, è fondamentale che tu preveda di investire un budget adeguato sulla tua strategia di influencer marketing.

Come sviluppare una strategia di influencer marketing 

Innanzitutto voglio farti una raccomandazione: qualsiasi strategia di influencer marketing deve andare di pari passo con la strategia di marketing della tua azienda. Questo significa che ogni tipo di iniziativa deve essere in linea con l’identità e la mission del tuo brand, sposarne i valori e rispettarne il linguaggio.

Detto questo, l’influencer che selezioni non può non avere caratteristiche che possano rappresentarti al meglio.  

Come ho anticipato nei paragrafi precedenti, la maggior parte degli influencer lavora sui social network, quindi, a seconda del tuo target di riferimento, potrai decidere a che tipologia di personaggio affidarti: youtuber, influencer su Instagram, content creator su Facebook o Tik tok. 

Inoltre, devi valutare la nicchia di mercato a cui ti rivolgi e chi sono gli influencer più apprezzati dal tuo target o all’interno del tuo settore di riferimento.

Per avere un primo punto di riferimento, potresti analizzare ciò che fanno i tuoi competitor e valutare le loro metriche. Ottimi spunti possono arrivarti anche studiando settori diversi, che però si rivolgono ad un pubblico simile.

Quando individui il personaggio giusto è importante che venga lasciato libero di esprimersi come fa di solito. Rispettando la sua identità, il pubblico recepirà il messaggio come più genuino e avrà una percezione più autentica del tuo brand.

Principali piattaforme per l’influencer marketing

Come si contatta un influencer?

Immagino che su questo punto ti sarai già fermato a riflettere, pensando di scrivere un’email o mandare un direct message a tutti gli influencer che ti sembrano adatti al tuo progetto. Ma il processo è molto più semplice di quello che pensi: per individuare l’influencer giusto per te e contattarlo esistono numerose piattaforme in cui puoi trovare informazioni di contatto e metriche.

Tra le più valide posso indicarti Buzzoole, Grin, Upfluence e Creator.co.

Buzzoole è la piattaforma di marketing per influencer adatta alle piccole e medie imprese. Permette di monitorare e gestire le campagne e aiuta a rintracciare gli influencer adatti tra quasi 310 mila content creator.

Su Grin puoi confrontare le performance e trovare l’influencer che fa per te tra oltre 37 milioni di content creator attivi sui principali social network, tra cui Instagram, TikTok, YouTube e LinkedIn.

Upfluence è una piattaforma che permette di individuare influencer in oltre 150 paesi, mettendo a confronto parole chiave, tassi di engagement, geolocalizzazione e pubblico di riferimento. Non ha una demo gratuita né piani di prova.

Creator.co ospita 500 milioni di influencer e permette di impostare diversi tipi di filtri, utili per trovare l’influencer in linea con la tua strategia di marketing.

Influencer marketing pro e contro

L’influencer marketing è uno strumento con un potenziale altissimo per un’azienda per quanto riguarda la brand awareness e il profitto. Ma non me la sento di nasconderti che, gestito in maniera scorretta, potrebbe avere ripercussioni negative sulla tua immagine.

Per questo motivo ho preparato per te una lista dei pro e dei contro.

Innanzitutto grazie ai social è possibile intercettare un target più vasto e che non segue i media tradizionali. La TV, così come i giornali cartacei sono media seguiti da un pubblico più adulto, che esclude quasi totalmente la generazione Z, cioè quasi tutti i consumatori nati a partire dalla fine degli anni ‘90.

Gli orari di fruizione dei social sono diversi e, grazie ad essi è possibile raggiungere il pubblico in qualsiasi momento della giornata. Inoltre, con la diffusione dei dispositivi mobili, le aziende riescono ad intercettare i consumatori in ogni situazione e, magari, proprio nel momento in cui sono intenzionati ad effettuare un acquisto.

Attraverso la figura dell’influencer si riesce ad alimentare un rapporto di fiducia con i clienti, poiché si sfrutta la credibilità che ha conquistato nel tempo. I follower, inoltre, hanno la sensazione di avere un rapporto personale con l’influencer che può continuare ad accrescerlo rispondendo ai commenti o avviando una comunicazione privata.

E per quanto riguarda gli svantaggi?

Bisogna fare molta attenzione al processo di selezione. Affidare la propria comunicazione aziendale ad un personaggi poco affidabile o con un’immagine discutibile può essere dannoso. Potresti perdere clienti, trasmettere un’immagine negativa o comunicare un sistema di valori che non coincide con il tuo.

Esempi di influencer 

Se ti dico Influencer a cosa pensi? 

Probabilmente il primo nome che ti viene in mente è quello di Chiara Ferragni, l’influencer italiana che è riuscita a piazzarsi al secondo posto nella top ten delle influencer più note al mondo, solo dietro alla più giovane dei Kardashian, Kylie Jenner.  

Imprenditrice, fashion blogger e influencer, la Ferragni ha iniziato la sua carriera nel digitale nel 2009, con l’apertura di un blog sui viaggi e il lifestyle, TheBlondeSalad.com. Da quel momento la sua crescita è stata inarrestabile, tanto da essere diventata uno dei punti di riferimento del settore. 

Per un suo post si arrivano a pagare cifre altissime, considerando che la media è di circa 60 mila euro a pubblicazione. C’è da dire, però, che sembra avere il dono di re Mida, capace di trasformare in oro tutto ciò che tocca e di catalizzare l’attenzione su qualsiasi tema.

Rimanendo in Italia, un altro personaggio che viaggia a livelli altissimi su Instagram è Gianluca Vacchi, con oltre 21 milioni di follower. L’imprenditore bolognese soprannominato Mr Enjoy propone i suoi post sponsorizzati a partire dai 47 mila euro.

Tuttavia il re dei social, attualmente, è Khaby Lame, un ventitreenne nato in Senegal che ha trascorso quasi tutta la sua vita in Italia. Si tratta dell’italiano più famoso al mondo per i suoi TikTok, con oltre 100 milioni di follower. Il suo cachet viene calcolato in base al numero delle visualizzazioni (1 euro ogni 100 mila views).

Valuta se la collaborazione con un influencer fa al caso tuo 

Collaborare con un influencer non è una passeggiata, richiede impegno, competenza e analisi approfondite.

La collaborazione deve rientrare in una strategia ben studiata, che prenda in considerazione il tuo budget, il settore di riferimento, i tuoi obiettivi di aziendali, la qualità dell’influencer e la tipologia di collaborazione che intendi mettere in atto. 

Se riesci a strutturare una strategia di influencer marketing valida puoi incrementare il numero dei tuoi clienti, intercettare un pubblico che non ti conosceva, aumentare la fidelizzazione dei clienti già acquisti e accrescere il valore del tuo brand.

Tuttavia, affidandoti alla persona sbagliata puoi mettere a rischio tutto il lavoro fatto in precedenza. Inoltre, è fondamentale definire gli estremi della collaborazione in modo che tutto sia chiaro per entrambe le parti.

Stai valutando di fare influencer marketing? Contattami per una consulenza personalizzata, ti aiuterò a capire se è lo strumento adatto alla tua azienda e come sfruttarlo per raggiungere gli obiettivi sperati.

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Mirko Cuneo

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