L’intelligenza emotiva di Daniel Goleman per il tuo business

di Mirko Cuneo

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intelligenza emotiva

Erroneamente si parla sempre di “intelligenza” come se ne esistesse una unica. Sicuramente, una delle forme più incentivate a scuola e sviluppare nella vita è l’intelligenza logica, quella che potremmo definire come QI. Tuttavia, esiste anche un’altra tipologia di intelligenza che potrebbe addirittura rivelarsi più importante della prima.

Sto parlando dell’intelligenza emotiva.

Tutti noi abbiamo reazioni diverse quanto siamo allegri, stupiti, arrabbiati o tristi. Sappiamo riconoscere queste emozioni dentro di noi perché percepiamo dei segnali differenti.

Chi è dotato di una spiccata intelligenza emotiva riesce ad essere consapevole non solo le proprie emozioni, ma anche quelle degli altri.

Alcuni esperti del settore ritengono che questa forma di intelligenza sia addirittura più importante dell’intelligenza logica nel raggiungere il successo nella vita, nonché una realizzazione personale e professionale.

Cosa si intende esattamente per intelligenza emotiva? Da quali elementi è composta? Come può essere utilizzata? Ora daremo una risposta a tutti questi interrogativi fondamentali.

Cos’è l’intelligenza emotiva?

Ti è mai capitato di avviare una conversazione e sentirti particolarmente in empatia con una persona? Hai mai conosciuto qualcuno che, mentre stavi male, è riuscito a trovare le parole giuste per tranquillizzarti? Ti è mai capitato di avere un amico, o un’amica, che sapesse esattamente cosa stavi provando anche senza comunicarglielo?

Non si tratta solo di conoscere a fondo una persona. L’intelligenza emotiva è una caratteristica in grado di spiccare anche in un perfetto sconosciuto.

Tuttavia, nel momento in cui succede, percepisci di avere di fronte a te una persona che ti ascolta, che ti capisce e che vuole fare qualcosa per te.

Ora possiamo formulare una definizione abbastanza completa di questa forma di intelligenza?

intelligenza emotiva - libro

L’intelligenza emotiva è la capacità di riuscire ad interpretare le proprie emozioni e quelle degli altri, distinguendole, comprendendole e agendo di conseguenza. Attraverso queste informazioni, il soggetto è in grado di guidare il proprio pensiero così come quello altrui.

Questa è la definizione di intelligenza emotiva fornita da Daniel Goleman.

Troppo spesso si parla di intelligenza riferendosi a quella cognitiva, che è anche quella su cui puntano genitori ed insegnanti, ma quasi nessuno parla di intelligenza emotiva.

Lo fece appunto Daniel Goleman nel suo libro Intelligenza Emotiva pubblicato per la prima volta nel 1995 e che ha rappresentato una vera e propria rivoluzione perché l’assunto che sosteneva era proprio la predominanza dell’intelligenza emotiva sul QI.

Chi è Daniel Goleman?

Daniel Goleman è, prima di tutto, un affermato psicologo statunitense. Già dalla sua laurea ad Harvard in “Psicologia clinica e sviluppo della personalità” mostrò il suo interesse per l’animo umano, con tutte le sue sfaccettature.

daniel goleman
Daniel Goleman

Attraverso le sue ricerche ha voluto dimostrare che la conoscenza delle proprie emozioni e l’empatia verso le altre persone sono ciò che più influenza lo sviluppo di un uomo.

Nell’arco della sua carriera si è affermato poi come giornalista per il New York Times e scrittore, producendo articoli e libri al cui interno esprimeva i risultati delle sue ricerche e per i quali fu premiato.

Prima dell’ingresso nel mondo di quel libro che rese famoso Goleman, quasi nessuno parlava di intelligenza emotiva. Tutti facevano riferimento solo ed esclusivamente all’intelligenza cognitiva, classificando come una sottocategoria tutto ciò che sembrava esularne.

Analizziamo finalmente quelle che si sono rilevate delle scoperte rivoluzionarie in ambito psicologico.

Le 5 componenti dell’intelligenza emotiva di Goleman

Goleman ha anticipato la nostra epoca in cui sempre più persone cercano di capire il significato dei propri comportamenti e vogliono rendersi partecipi delle emozioni altrui.

Il suo libro ha rappresentato una guida in grado di aprire gli occhi su un settore di cui in pochi avevano parlato prima di lui, ma fornisce anche degli spunti interessanti su come applicare l’intelligenza emotiva all’interno della propria vita.

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Questo è stato il suo grande contributo. Nonostante agli inizi del ‘900 Peter Salovey e John Mayer elaborarono le prime teorie sull’intelligenza emotiva, il successo che investì Goleman fu dovuto al fatto che per primo considerò l’intelligenza emotiva come un fattore determinante per il successo.

Questo ha reso l’argomento interessante non solo per le persone che desideravano migliorare la propria vita quotidiana, ma anche per gli imprenditori, i politici e i personaggi dello spettacolo che volevano far maggior presa sul pubblico, migliorando la propria immagine.

Se l’intelligenza emotiva è così importante nella nostra vita, non perdiamo altro tempo e vediamo subito quali sono state le grandi scoperte di Goleman.

intelligenza emotiva - le 5 componenti

1.     Autocoscienza

Il primo passaggio dell’intelligenza emotiva è quello di riuscire a riconoscere le proprie emozioni per evitare di farsi sommergere dai sentimenti. Il segreto è quello di guardarli come se fossimo degli osservatori esterni, anche se è dei nostri stessi sentimenti che stiamo parlando.

Esistono infatti 3 modalità diverse con le quali le persone gestiscono le proprie emozioni:

  • Chi si lascia sommergere: queste persone si trovano sempre in balia delle loro emozioni, non le sanno riconoscere e non sanno nemmeno accettarle. Per loro sembra non esserci via di scampo, l’unica cosa che riescono a pensare è che non le vorrebbero provare, senza sapere come liberarsene.
  • Coloro che le accettano: subito dopo si sviluppa un processo intermedio e troviamo coloro che tendono ad accettare le proprie emozioni e il proprio umore, ma senza cercare di cambiarli. Queste persone hanno fatto un passo in più perché non si lasciano sballottare da ciò che provano, ma non riescono nemmeno a reagire.
  • Chi ne è consapevole: infine si arriva all’ultimo stadio, dove si trovano quelle persone che hanno riconosciuto le proprie emozioni, le hanno accettate e hanno cercato di metabolizzarle per superarle. Chi si trova in questo stadio è in grado di uscire prima dal gioco dei sentimenti.

2.     Gestione delle emozioni

Chi è dotato di intelligenza emotiva è anche in grado di gestire le proprie emozioni.

Qual è lo scopo di tutto ciò? Raggiungere un equilibrio e una vita più felice.

Chi si trova troppo da un lato o troppo dall’altro rischia di condurre una vita pazza e di non riuscire più ad uscire dal circolo vizioso che lui stesso ha creato. Per questo motivo, è molto importante capire come gestire le proprie emozioni.

Questa qualità è qualcosa di innato o si può sviluppare? Secondo Goleman possiamo allenarla e ce lo dimostra in modo pratico.

Per spiegare come gestire le emozioni fa l’esempio di un automobilista che in autostrada taglia la strada ad un altro. Quello che si vede la macchina piombargli addosso ad alta velocità, costringendolo a frenare bruscamente, può sentire una rabbia istantanea montargli in corpo. Inizia ad inveire e ad insultare l’altro conducente, sognando tutto quello che gli farebbe se solo se lo trovasse di fronte.

Gestione delle emozioni significa che, in una situazione del genere, invece di perderci all’interno di una rabbia travolgente, dovremmo essere più tolleranti e pensare che il gesto sia stato causato da una svista. Questo siamo noi a deciderlo.

3.     Motivare se stessi

Tante volte ho ripetuto che la procrastinazione è un’abitudine negativa da combattere se vuoi avere successo e mantenere la tua motivazione. Tuttavia, oggi devo parlarti dell’eccezione che conferma la regola. Esiste anche una procrastinazione favorevole per il tuo corretto sviluppo emotivo e sociale.

Daniel Goleman cita l’esperimento marshmallow che Walter Mischel realizzò alla Stanford University nel 1972 coinvolgendo 600 bambini. Ad ogni bambino era stata data una caramella dicendo che avrebbe potuto mangiarla subito ma che, se avesse aspettato, gliene sarebbero state date due.

Come si è concluso l’esperimento? Coloro che sono riusciti a ritardare la gratificazione hanno dimostrato una percentuale di successi molto più elevata durante l’età adulta. Si sono dimostrate persone coscienti e sicure di sé, riuscendo a raggiungere traguardi importanti nella vita basandosi sulla disciplina e sull’impegno.

4.     Riconoscere le emozioni negli altri

All’inizio ti ho detto che l’intelligenza emotiva è quella capacità che ti permette di riconoscere le tue emozioni, e non lasciarti travolgere, ma questo non è tutto. Ti rende in grado di analizzare anche i sentimenti altrui.

Com’è possibile? Attraverso quella dote che in psicologia viene definita con il termine empatia.

L’empatia è la caratteristica innata che ci permette di entrare in contatto con gli altri, metterci nei loro panni, capire cosa provano e partecipare fisicamente alle loro gioie o ai loro dolori.

Le persone empatiche sanno leggere il significato di un sorriso, di uno sguardo furtivo, di un gesto o di una parola inserita in un discorso.

Ti rendi conto di avere di fronte una persona empatica nel momento in cui ti senti ascoltato e capito. Così come, diversamente, quando ti rapporti con una persona che manca completamente di empatia hai la sensazione che ogni tua parola rimbalzi contro un muro di gomma che non assorbe nulla.

Questa capacità è presente in una parte più o meno sviluppata in ognuno di noi ed è possibile allenarla con il tempo e con l’esperienza.

Nel mondo degli affari ha un enorme peso perché ti permette di entrare in sintonia con il pubblico, il quale si sentirà naturalmente incentivato ad ascoltare le tue parole o seguire i tuoi consigli.

5.     Gestione delle relazioni

L’ultimo principio segue a ruota il precedente. Nel momento in cui riesci a capire e reagire alle emozioni altrui, riesci anche a gestire meglio le relazioni.

Questo ti permette di concludere una vendita in più o di incantare il tuo pubblico durante un discorso.

Si può parlare in questo caso di intelligenza sociale, la quale ti consente di inserirti e lavorare al meglio all’interno dell’ecosistema nel quale ti trovi.

Peraltro, è possibile collegare anche l’intelligenza emotiva alla Leadership, infatti i personaggi più carismatici sono sempre dotati di una grande quantità di empatia.

Ti è mai capitato di assistere ad un evento in cui ti sembrava di pendere letteralmente dalle labbra dell’oratore? Questo accade perché l’altra persona conosce esattamente i sentimenti che intercorrono nel suo pubblico e sa come gestirli.

Questa abilità è decisiva nel successo del tuo business che, qualunque sia, si basa irrimediabilmente sulle persone.

Conclusioni

La mente umana è un universo che non finirà mai di stupirci con le sue sfaccettature e la profondità di cui è capace.

Non preoccuparti. Esattamente come l’intelligenza cognitiva, anche quella emotiva può essere allenata prendendo determinate decisioni invece di altre e inserendo nella tua vita personale e professionale delle abitudini che ti consentano di nutrirla sempre di più.

Migliorando il rapporto con le persone, riuscirai a migliorare anche quello con i collaboratori e i clienti, per far prosperare ancora di più il tuo business.

Continua a seguire il mio blog per approfondire gli argomenti legati alla Vendita, al Marketing e al Mindset dedicati ad imprenditori e professionisti.

Ora conosci meglio tutti gli elementi che caratterizzano l’intelligenza emotiva. In quali di questi ti riconosci di più? Scrivimi nei commenti!

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Mirko Cuneo

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