Come aprire un’azienda e su che cosa puntare

di Mirko Cuneo

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come aprire un'azienda

Voglio aprire un’impresa” questa è una delle frasi che sento ripetere comunemente dalle persone che mi circondano, compresi i miei amici più cari e i miei familiari. Come aprire un’azienda, dunque, è una delle curiosità più trasversali del nostro tempo, per cui in questo articolo ti spiegherò esattamente come si avvia un business e quali sono gli step principali di questo percorso.

Voglio solo avvertirti di una cosa: aprire un’azienda non è facile, richiede impegno e il rischio di non farcela è sempre in agguato. 

Nel corso della mia vita e della mia attività professionale, ho creato aziende di vario tipo, per me stesso e per altri imprenditori, come consulente. Il desiderio che accomuna tutti è di avere un business promettente e in grado di fatturare. Ma non è affatto semplice aprire un’impresa zero e far sì che le cose vadano a gonfie vele.

Nel business, i risultati non vanno mai affidati alla dea bendata. Essi si ottengono dall’attenta pianificazione di ogni fase, a partire dalla scelta della forma giuridica.

Nessuno ci si aspetta che una sola persona abbia competenze nel marketing, nel campo economico e nel settore giuridico. Ma è certo che un imprenditore di successo non può ignorare i rudimenti di queste materie. Solo avendo una visione ampia, infatti, è possibile gestire, organizzare e garantire un futuro alla propria di idea imprenditoriale.Se sei un visionario, ma desideri concretizzare il tuo progetto, ti spiego come fare. Contattami subito o continua nella lettura per capire come aprire un’azienda e quali sono gli aspetti essenziali.

Come aprire un’azienda in Italia

L’Italia è un paese in cui sono le piccole e medie imprese a farla da padrone, poiché costituiscono la quasi totalità delle aziende presenti sul territorio. Questo dato è estremamente interessante e, soprattutto, incoraggiante per chi intende avviare un’impresa. Avviare una piccola o media impresa, infatti, risulta meno costoso, richiede un minor numero di dipendenti, i tempi necessari sono nettamente più brevi.

Chiaramente ciò non significa che il processo non richieda impegno e che tu non debba pensare a come far crescere la tua impresa, ma un passo per volta. Iniziamo a considerare che tipo di impresa avviare.

A seconda della struttura che intendi dare alla tua azienda, uno dei primi aspetti su cui riflettere è la forma giuridica

Le forme giuridiche delle aziende italiane 

Dalla forma giuridica dipendono la struttura dell’azienda, le tasse e le responsabilità a livello finanziario

A livello generale, posso dirti che in Italia si distinguono le società di persone e le società di capitali. Tra le prime rientrano le ditte individuali, le s.n.c. (Società in Nome Collettivo) e le s.a.s. (Società in Accomandita Semplice), in cui i rischi vengono assunti dai soci e garantiti col proprio patrimonio.

Nelle società di capitali  – s.r.l. (Società a Responsabilità Limitata) e s.p.a. (Società per Azioni) – invece, i rischi vengono coperti dal capitale investito.

Ti spiego qualche piccolo dettaglio ma, in ogni caso, ti consiglio di rivolgerti ad un commercialista per stabilire quale sia la forma giuridica più adatta al tuo business.

La forma giuridica più semplice è costituita dalla ditta individuale. Adatta ai liberi professionisti e ai consulenti, nella ditta individuale il titolare e il gestore dell’azienda sono la stessa persona.

La s.n.c. e la s.a.s. sono le forme giuridiche più indicate per le aziende con più proprietari. Sono molto semplici da avviare e da gestire ma espongono pesantemente i soci a livello finanziario, in caso di debiti.

Nella s.r.l. è necessario disporre di un capitale di partenza di 10.000 euro, ma il grande vantaggio che offre è che svincola i soci dalle responsabilità relative a debiti o responsabilità aziendali. I costi, tuttavia, sono nettamente superiori a quelle necessari per avviare una società di persone.

La forma giuridica più strutturata e onerosa è la s.p.a., alla quale si partecipa attraverso l’acquisizione di azioni.

Un’alternativa interessante per gli enti senza fini di lucro è la cooperativa. Quest’ultima è una società a capitale variabile a cui devono partecipare almeno 9 soci.

Le basi per avviare il tuo business

Quando si avvia un’impresa, molti aspiranti imprenditori incappano in un bias cognitivo piuttosto comune: credono che le cose andranno benissimo. Ora, la speranza è una cosa, ma la realtà è ben altro.    

A prescindere dall’iter seguito, alla base di qualsiasi impresa devono esserci degli ingredienti fondamentali, ossia un’idea di business validata, un business plan, le risorse finanziarie e una potente strategia di marketing e comunicazione.

Per quanto riguarda l’idea imprenditoriale, ti consiglio di valutarla con grandissima attenzione. Non basta una lampadina per dar vita ad un progetto remunerativo, ma serve un’idea valida.

Questa va accompagnata da un piano di sviluppo, ossia da un business plan che ne descriva nel dettaglio il valore e il percorso di crescita.

Devi sviluppare conoscenze, abilità e competenze nei 3 grandi ambiti che permettono ad un’azienda di lavorare e prosperare e che sono vendita, marketing e mindset.

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Il marketing ti restituisce la visione del mondo odierna. Il mindset è quell’equilibrio mentale positivo e orientato al successo che ti permette di superare gli ostacoli e di sopportare le responsabilità che derivano dalla creazione di un’azienda. Infine, la vendita è la linfa vitale per il business perché ti permette di commerciare i tuoi prodotti o servizi.

A tal proposito, ti invito a scaricare subito la mia Guida Piano Vendita Operativo in cui ti spiego come organizzare al meglio la tua strategia di vendita aziendale.

L’imprenditore non è diverso dalle altre persone solo per il lavoro che fa. Avere questa consapevolezza è il punto di partenza per tutti gli aspiranti imprenditori. Ovviamente l’avvio di un business ha dei costi, che possono essere minimi nel caso delle aziende di servizi o nella vendita online senza magazzino, o molto ingenti quando è necessario acquistare la strumentazione e le tecnologie.

Per raggiungere il target non puoi prescindere in alcun modo dalla comunicazione. La tua azienda va costruita passo passo e il lavoro sul branding è un’attività essenziale. Attualmente, gran parte delle attività di comunicazione si svolge online e viene delegata al sito web, ai social network, ai sistemi CRM e alla creazione di un brand forte.

Scopriamo ogni passaggio.

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1. Che tipo di azienda aprire 

Qual è il tuo progetto? Che tipo di azienda vuoi sviluppare?

Potranno sembrarti domande banali, ma non tutti si rendono conto che, prima di aprire un’azienda, è necessario lavorare, validare e “limare” la propria idea. 

Non tutte le ciambelle escono col buco e questo significa che non tutte le idee sono destinate ad avere successo, anzi. Prima di buttarti a capofitto in un progetto, investendo tempo e denaro, devi prima valutare se la tua idea imprenditoriale ha delle prospettive di successo. Il processo di validazione dell’idea consiste nello scandagliare il tuo progetto totalmente, valutando ogni tipo di pro e contro.

In questa fase, dovrai analizzare la concorrenza e il tuo settore di riferimento, per capire quali siano le prospettive di sviluppo.

Una domanda che dovresti sempre farti è se la tua idea può soddisfare un’esigenza del mercato o risponde esclusivamente a una tua esigenza personale. Spesso, infatti, si tende a generalizzare, pensando che il nostro problema riguardi anche tutti gli altri.

Una volta compresa la reason why, arriva il momento di definire il target. A chi sono destinati i prodotti o servizi che offri? Chi saranno i tuoi clienti? Perché dovrebbero rivolgersi proprio alla tua azienda? 

Avere un target definito ti permette di capire se effettivamente c’è spazio per te sul mercato e che valore hanno i tuoi prodotti per i consumatori. 

2. Stabilisci un piano di business

Le idee sono belle ma per concretizzarsi devono trovare una forma realistica. Per fare ciò è necessario dargli una forma scritta e definire il proprio business plan. Il business plan è un documento strategico in cui si vanno a delineare tutti gli aspetti principali della tua impresa: gli obiettivi della tua azienda, il target e le tue buyer personas, le strategie di uscita.

A differenza del business model (PDF da scaricare), dove vengono descritti i meccanismi attraverso i quali si andrà a generare valore, il business plan si focalizza sulle strategie e sulle previsioni di sviluppo.

Per la compilazione del tuo piano di business sono molto funzionali le ricerche di mercato. Attraverso i dati raccolti con interviste, questionari, sondaggi e ricerca SEO puoi avere informazioni preziose sul tuo settore di riferimento, sui tuoi concorrenti e sui potenziali clienti. 

Grazie ad una ricerca ben fatta, possono emergere eventuali criticità o, al contrario, possono aprirsi nuove opportunità. Dati alla mano, quindi, sarai nella condizione di anticipare le tendenze, di aprirti a nuovi mercati, di offrire servizi (o prodotti) nuovi o in maniera innovativa. Qualora, invece, le criticità fossero alte, potrai decidere di ritirarti in tempo utile per salvare il salvabile.

Ogni business plan di valore deve prevedere anche una o più strategie d’uscita, ossia delle soluzioni per uscire dal mercato senza danneggiare l’azienda, intaccare il proprio patrimonio, svalutare il marchio o intaccare i rapporti interpersonali. 

3. Trova le risorse finanziarie

Ti sei mai chiesto quanti soldi ci vogliono per aprire un’azienda? Te lo dico io: molti!

Sebbene esistano diversi modelli di business a basso costo, come la vendita online in dropshipping o il franchising, avviare un’impresa ha comunque dei costi.

Questi sono relativi ai professionisti necessari per l’apertura dell’attività, come il notaio, il commercialista o l’avvocato. Inoltre, bisogna considerare le spese relative all’iter burocratico per aprire un’azienda, il denaro destinato all’acquisto del materiale e dei mezzi tecnici, la pubblicità ed eventualmente il personale.

Un aspetto che devi assolutamente tenere in considerazione è quello relativo al tuo sostentamento. Questa attività sarà parallela al tuo lavoro attuale? O pensi di dedicarti completamente al tuo progetto? Hai un capitale ingente su cui contare?

Durante la mia carriera da imprenditore, ho visto molte persone dedicarsi anima e corpo ad un progetto, in attesa dei primi profitti. Purtroppo i tempi, in molti casi, non sono prevedibili e l’attesa può essere lunga. Rimanendo senza fondi rischi di intaccare la tua stabilità economica e familiare, nonché l’esito del tuo progetto. Per cui ti consiglio di avere sempre una copertura economica adeguata, così da non perdere tutto in un momento: famiglia, soldi e business.

In generale, ti suggerisco di prevedere delle forme di finanziamento alternative, come i prestiti bancari, le sovvenzioni per le imprese (i finanziamenti destinati alle pmi, i fondi in favore delle donne o delle minoranze, i finanziamenti per lo sviluppo di determinati territori), investimenti esterni o le attività di crowdfunding.

4. Imposta la comunicazione 

Uno degli aspetti principali quando si avvia un business è la creazione di un filo diretto con il target. Come si raggiunge il proprio publico di riferimento?

Spesso si tende a pensare che basti un buon prodotto per conquistare un numero elevato di clienti. Ma questo non corrisponde alla realtà o, perlomeno, non nelle fasi di avvio dell’azienda.

Se pensi di aprire un’azienda, devi dedicare tempo e risorse alle attività di comunicazione, gli unici strumenti in grado di incuriosire il target e instaurare un legame tra azienda e consumatori.

Il sito web aziendale è un sistema validissimo per attrarre clienti e mostrare le caratteristiche del brand. Attraverso il sito, i clienti possono valutare l’immagine del brand, rispondere ai propri dubbi e contattare direttamente l’azienda per eventuali reclami o problematiche. Con una strategia SEO di valore, il sito può raggiungere le prime pagine dei motori di ricerca e può trasformarsi in un efficace strumento di inbound marketing.

CRM è l’acronimo di customer relationship management e indica una serie di strumenti digitali a disposizione delle aziende per relazionarsi con i propri clienti. Questi strumenti permettono di gestire i contatti dell’azienda e proporre una comunicazione personalizzata e fortemente mirata.

L’importanza dei social, ormai, è innegabile. Gli utenti social hanno raggiunto i 4.70 miliardi, il che vuol dire che, per interagire con i clienti e mostrare il proprio “lato social”, non si può certo tralasciare la presenza su Facebook, su Instagram, su LinkedIn, su Google o su Tik Tok.

Ovviamente, il logo è parte essenziale della strategia di comunicazione, perché è proprio dal nome, dall’immagine aziendale e dai valori associati al marchio che si crea la forza dell’azienda.

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Come far crescere la tua attività

Vuoi avviare un’attività e farla crescere? Questo è il desiderio di ogni imprenditore ed è normale che tu voglia la stessa cosa.

Fondare un business, dedicargli tempo ed energie può essere molto gratificante ma, allo stesso tempo, anche estremamente faticoso. I rischi sono dietro l’angolo e non è sufficiente curare la fase di lancio per assicurarsi una rendita a vita.

Durante la mia esperienza, ho scoperto che ogni attività si sviluppa con modalità proprie e non esiste una formula valida per tutte. Il segreto è lavorare duramente verso il tuo obiettivo, tenendo a mente gli elementi pratici necessari per il successo: un’idea imprenditoriale valida, la forma giuridica adatta, il piano di business e la strategia di comunicazione. Tutto questo fondato su solide basi economiche.

Con una base concreta e la mentalità imprenditoriale sviluppata, puoi puntare alla crescita della tua attività.

In questo articolo ti ho spiegato come aprire un’azienda e quali sono i segreti di una solida partenza. Ma questo costituisce solo il punto zero, l’origine.

La sfida successiva è quella di sviluppare le vendite ed, eventualmente, correggere alcuni aspetti della tua strategia.

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Mirko Cuneo

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