Come fare impresa se sei alle prime armi

di Mirko Cuneo

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come fare impresa

Hai avuto un’idea geniale e vorresti avviare la tua attività? Pensi che sia arrivato il momento di metterti in proprio? Desideri investire nella creazione di un’impresa?

Se ti stai chiedendo come fare impresa se sei alle prime armi, ti trovi nel posto giusto.

Da molti anni faccio impresa in prima persona e mi occupo di aiutare gli imprenditori a realizzare la propria idea di business. 

Innanzitutto, ci tengo a spiegarti che diventare un imprenditore è una prospettiva che si persegue su più piani: da un lato ci sono le questioni pratiche, che riguardano la burocrazia, la progettualità, il marketing e la gestione del budget; dall’altro c’è lo sviluppo di una mentalità adeguata. In entrambe le situazioni è possibile sviluppare le skill necessarie, sia che tu ne abbia l’attitudine o meno. 

Come fare? Te lo spiego io.

In questo articolo scoprirai quali sono i passaggi che stanno alla base della costruzione di un’impresa e come si inizia a fare impresa.

Se, invece, vuoi parlarne direttamente con me, clicca il pulsante qui sotto e scopri come possiamo collaborare.

Come creare un’impresa da zero?

Questa è una domanda molto importante ed è un ottimo punto di partenza. Se hai il desiderio di avviare un’impresa è essenziale che tu segua degli step ben precisi, che comprendono lo studio dell’idea di business, e l’adempimento di alcuni obblighi burocratici. Inoltre, è necessario che tu rifletta sulle modalità di finanziamento e che sviluppi una mindset imprenditoriale.

Ti spiego come fare.

come creare un'impresa da zero

1. Idea imprenditoriale 

Sull’idea imprenditoriale, per prima cosa, voglio darti un avvertimento: non pensare che dall’oggi al domani tu possa avere un’illuminazione, sbaragliare il mercato e diventare il futuro Jeff Bezos o Henry Ford; fare impresa è un processo lento e ragionato, costituito da molti tentativi. Dunque, ti consiglio di non trascorrere il tempo ad aspettare l’idea giusta ma di intraprendere la tua strada a partire da alcune domande.

Innanzitutto chiediti in cosa sei bravo, cosa ami fare, cosa vorresti fare e quale di queste attività potrebbe generare reddito. Per avviare un’impresa è fondamentale che esistano basi concrete, altrimenti rischi di perdere tempo e denaro, e di accumulare una profonda frustrazione. Se è vero che il successo passa per una strada lastricata di fallimenti, questo non vuol dire che tu debba partire con la certezza di fallire. Quindi se pensi che potresti proporti come insegnante di yoga, ma non hai mai seguito nemmeno una lezione, forse dovresti rivedere i tuoi progetti.

Detto questo, prendi tempo e poniti qualche domanda sul serio.

Cosa mi distingue dagli altri? Cosa mi fa sentire motivato? Quali sono le attività a cui amo dedicarmi? Potrebbero generare valore economico?

Investire tempo nella fase di progettazione ti permette di raccogliere le idee e sviluppare un progetto fattibile. Dopo aver concentrato la tua attenzione sulla raccolta di idee, valutane la validità, confrontandole con le tendenze di mercato: rispondono alle esigenze dei consumatori? Potrebbero generare nuova domanda? Esiste già un’attività simile?

Qualora esista già un’impresa simile a quella che immagini, non significa che tu debba abbandonare il tuo progetto. Magari puoi offrire dei servizi ulteriori, oppure avviarla in una località più strategica.   

Per testare il tuo business e la tua capacità imprenditoriale, potresti partire da attività che richiedono un investimento iniziale contenuto e bassi costi di gestione

2. Mentalità di successo

Negli ultimi anni, su Internet, non abbiamo sentito altro che discorsi motivazionali di persone che hanno avuto successo con una semplice intuizione. Sappi che la realtà non è esattamente quella: prima di raggiungere un obiettivo ci sono numerosi passaggi da fare. 

Non lasciarti gonfiare da questi discorsi ma non scoraggiarti nemmeno. Il tuo percorso è unico e porterà i suoi frutti, nel modo e nel momento più adatto.

Per aiutarti a non avere i classici up & down, ricorda sempre chi sei e mantieniti coerente con te stesso. Quando le cose non vanno, o senti che la tua motivazione sta scemando, riprendi il tuo progetto in mano. Un’attività molto utile è quella di appuntare tutto e seguire un piano di lavoro ben definito, in modo che il successo del tuo business non sia subordinato agli sbalzi d’umore o ai cali di motivazione.

La pianificazione è alla base del successo di un’impresa. E questo concetto va applicato sia alle attività legate al business che alle tue personali: segui un piano, crea una tua routine e vai avanti.

La fase di start-up può essere davvero complessa, considera che molti aspiranti imprenditori si fermano addirittura prima di iniziare. Altri, invece, tendono ad trascurare tutto, lavorando come treni merci. Il mio motto è “in medium stat virtus”, ossia bisogna trovare il giusto mezzo, procedendo a passo spedito ma continuando a portare avanti anche i propri progetti di vita. Le due sfere, infatti, non possono escludersi a vicenda, poiché il tuo benessere dipende dal funzionamento di entrambe.       

3. Crea il tuo piano

L’idea di business trova la sua espressione concreta nel business plan, un documento di sintesi in cui viene descritta l’attività imprenditoriale, con obiettivi, strategie di marketing, processi e politiche aziendali.

Il piano di business è estremamente funzionale per la ricerca di finanziamenti, ma la sua utilità è proprio nel raccogliere tutte le informazioni che riguardano la struttura della tua idea. Si tratta di un documento dinamico, soggetto a revisioni e ampliamenti che possono renderlo più razionale e valido. La sua struttura non è rigida, ma è necessario che tu includa alcune parti indispensabili, una sezione in cui descrivi l’idea di business e un’altra dedicata interamente alle previsioni economiche del progetto.

La parte descrittiva va compilata con la spiegazione del progetto e con il riepilogo relativo alle modalità di esecuzione. Qui dovrai inserire tutti i punti a favore dell’idea, ossia quali problematiche risolve, che competenze sono necessarie e quali possiedi, gli obiettivi di business e le modalità operative per raggiungerli. Ricorda che gli obiettivi devono possedere dei requisiti molto precisi, ovvero essere specifici, misurabili, orientati all’azione, realistici e limitati nel tempo (cioè SMART).

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Inoltre, il piano non può prescindere dall’analisi di mercato, in cui si analizza il proprio posizionamento rispetto al mercato di riferimento.

Quale struttura avrà la tua azienda? Chi saranno i membri del team? Anche queste sono domande a cui bisogna dare una risposta. 

Infine, andrà previsto un piano di sviluppo e le relative strategie di marketing,

Nel piano finanziario si parla di numeri: qual è il budget necessario? Come verranno allocate le risorse? 

Nonostante il business plan possa essere modificato in corso d’opera, dovrà essere compilato con molta minuzia, in modo che tu abbia una visione realistica di ciò che andrai a fare.

Successivamente, dovrai dedicare la tua attenzione anche alla redazione del business model, un documento esplicativo sul target e sul modo in cui intendi fornire valore. 

4. Come finanziare la tua attività

L’apertura di un’attività, piccola o grande che sia, ha bisogno di un investimento iniziale per la costituzione, e prevede spese relative alla gestione. Come intendi gestire questi costi? Vuoi finanziare direttamente la tua impresa o pensi di richiedere finanziamenti esterni? Chiarire gli aspetti economici è fondamentale affinché la tua idea di business si concretizzi e abbia successo; non ha senso avviare un progetto se poi non hai le risorse per mantenerlo.

Molti imprenditori falliscono perché pensano che, dopo aver pagato le spese del notaio, non ci saranno più costi, e non si rendono conto di quanti soldi servano per aprire un’impresa. Ma non è esattamente così, perché le spese di costituzione includono il notaio, l’avvocato per la documentazione legale, le imposte e le spese destinate agli adempimenti burocratici. Inoltre andrà valutato il numero dei soci, che incide sulle spese iniziali, così come la tipologia di azienda che si intende costituire (S.R.L., S.R.L.S., S.P.A., S.A.P.A.). 

Le spese iniziali, poi, comprendono il denaro destinato all’acquisto della merce e alla creazione del magazzino, a meno che tu non venda servizi o apra un’attività di vendita online in dropshipping.

Non immaginare che, una volta aperta, la tua impresa sia subito redditizia. Andranno previsti costi destinati alla gestione, che sarai tu a dover anticipare: spese per le utenze, costi del magazzino, stipendio del personale, parcella del commercialista e del consulente del lavoro. Evidentemente i costi non sono irrisori, ma qualora tu non abbia una disponibilità iniziale cospicua, non abbatterti. Esistono molte possibilità di richiedere finanziamenti, sia privati che pubblici, e con un’idea valida e un progetto compilato a dovere potrai comunque finanziare la tua attività.  

5. Attenzione alla burocrazia 

Per aprire un’attività non è possibile trascurare gli aspetti burocratici, che comprendono l’apertura della partita I.V.A., l’iscrizione al registro delle imprese, l’invio della comunicazione alla camera di commercio, la dichiarazione di avvio attività (SCIA). Molti di questi adempimenti possono essere gestiti online, attraverso l’invio della comunicazione unica, il che semplifica e velocizza decisamente il tutto.

In generale, tranne in alcuni casi, le licenze non sono più necessarie, per cui è possibile accedere al mercato con molta facilità. Per gestire le pratiche burocratiche correttamente è necessario fissare prima gli aspetti che riguardano la società, e poi verificare cosa prevedono i regolamenti comunali e regionali in materia.

Questa fase del lavoro può essere gestita personalmente, ma se hai bisogno di delegare le pratiche o di avere qualche chiarimento, è meglio che ti rivolga ad un commercialista preparato sul tuo settore di riferimento.

Qualora tu intenda avvalerti di personale, alle pratiche burocratiche si aggiunge anche l’apertura della posizione INPS e INAIL.

Su cosa fare impresa oggi? 

Se stai ancora cercando l’idea giusta, è importante che tu rifletta anche sui trend che stanno scalando il mercato. Digital marketing e comunicazione, creatività, dark store e ecommerce alimentari sono le attività cresciute in maniera esponenziale negli ultimi anni, a cui seguono farmaci, information technology ed e-commerce.

Questi settori hanno trovato un input decisivo nella pandemia, ma non è detto che interrompano la loro crescita. Ormai il processo di innovazione che conduce verso la digitalizzazione delle aziende si è innescato e verrà comunque portato avanti.

La visibilità su internet è uno dei requisiti principali affinché un’impresa sopravviva e questo ha scaturito il successo delle web agency specializzate nella comunicazione e nel marketing digitale, con attenzione particolare al posizionamento sui motori di ricerca.

Le professioni creative – consulenti di moda, esperti in personal branding, content creator e designer – spopolano ovunque e le loro attività conquistano sempre di più i consumatori.

Fare spesa online è diventata un’abitudine durante i lockdown, ma la comodità che offre continua a essere gradita dalle persone.

Ovviamente la crescita delle aziende digitali comporta una maggior richiesta di professionisti specializzati nella creazione di software e app e nello sviluppo di piattaforme online. L’ecommerce è il settore che ha dato respiro alle aziende costrette a chiudere le serrande nei lockdown; proprio grazie alla vendita online, infatti, molte attività sono riuscite a sopravvivere.

Le professioni sanitarie sono state centrali negli ultimi anni, e la loro crescita non riguarda esclusivamente medici e infermieri, ma tutto il comparto legato alla salute e al benessere (vendita di integratori, nascita di studi specializzati, servizi connessi alla sanità, come app e piattaforme).

come gestire e far crescere l'impresa

Come far crescere la tua impresa

Un progetto imprenditoriale nasce con lo scopo di conquistare clienti e rimanere in modo solido sul mercato, ma non è detto che questo avvenga. Le variabili sono moltissime e tu devi attuare tutte le strategie possibili per ottenere il risultato che desideri. 

Innanzitutto, dovrai offrire valore ai tuoi clienti, puntando su un’offerta unica e differente da quella dei tuoi competitor. Per fare ciò, sarà necessario tutto il tuo impegno per la creazione di un brand forte e apprezzato, attraverso il ricorso a strategie di comunicazione valide ed efficaci.

È chiaro che non puoi fare tutto da solo, a meno che tu non abbia dei superpoteri e sia onnisciente. Come fare impresa allora? Quali step devi compiere?

Distinguiti dai competitors

Al mondo d’oggi sul mercato c’è praticamente tutto (ho scoperto che esiste anche lo sbuccia pannocchie), questo vuol dire che per garantirti la tua fetta di fatturato dovrai lavorare a fondo sui tuoi punti di forza e sulle caratteristiche che ti distinguono dai competitor.

Cosa rende unica la tua offerta? Perché i consumatori dovrebbero rivolgersi al tuo brand?

Rispondere a queste domande ti aiuterà a sviluppare la tua Unique Selling Proposition (USP), ossia la tua proposta unica di vendita. Quest’ultima racchiude i valori della tua azienda e dei tuoi prodotti, e descrive i benefici che il cliente può trarre dal servizio che offri. È fondamentale che tu abbia qualche elemento che ti distingua dagli altri e che renda la tua proposta più attraente e vantaggiosa.

Crea il tuo marchio

La creazione del personal branding è uno degli aspetti principali della strategia di marketing, perché è proprio nel marchio che vanno a combinarsi elementi concreti – nome, design, logotipo – ed elementi astratti relativi all’azienda, come storia, valori, significato, reputazione e percezione da parte dei consumatori.

Nella creazione del marchio, quindi, occorre fare attenzione ai segni visuali che si scelgono, i quali dovrebbero comunicare l’esistenza della tua impresa e i valori che intendi associarle. 

I passaggi previsti per la costruzione di un marchio sono: la scelta del nome ( il brand naming ) e la creazione di un logo, cioè l’elemento che rappresenta l’identità visiva dell’azienda, che sia caratterizzato da semplicità e originalità.  

Oltre alla creazione del marchio in senso stretto, poi è necessario riflettere sulla costruzione dell’identità del marchio, da attuare attraverso una strategia di comunicazione valida. 

Definisci la comunicazione attraverso i canali giusti

Un brand, così come un prodotto, non esiste finché le persone non vengono a conoscenza della sua esistenza. Questo significa che, per fare impresa, è necessario che tu abbia una strategia di comunicazione ben definita per raggiungere il tuo pubblico di riferimento.

Più le persone entrano in contatto con la tua proposta di valore, maggiori sono le possibilità di generare profitto.

Quali sono i cardini di una comunicazione d’impresa efficace? Questo dipende dal settore in cui operi e dalle caratteristiche del tuo target. In generale, negli ultimi anni, la comunicazione digitale è diventata un elemento imprescindibile, poiché sfrutta gli strumenti di marketing online (email marketing, social network, sito internet, SEO, promozioni online, lead generation, digital PR) per raggiungere un pubblico ben profilati in maniera efficace.

A prescindere dagli strumenti, dovrai comunque utilizzare i tuoi messaggi per trasmettere il valore della tua offerta.   

Circondati di persone che ti aiutino a crescere

Come hai visto, le attività per avviare un’impresa da zero sono moltissime e richiedono competenze molto specifiche e settoriali. In questa avventura non è semplice gestire tutto in autonomia e c’è bisogno di avvalersi di un team di lavoro a cui fidarsi. I tuoi collaboratori possono essere interni o esterni, l’importante è che tu possa fidarti delle loro competenze e delle rispettive attitudini. Considera sempre che una buona risorsa può essere formata a dovere a patto che sia versatile. 

Per quanto riguarda le attività più complesse e di cui non hai nessuna nozione, ti consiglio di non arrampicarti sugli specchi. Affidarsi a professionisti per lo sviluppo della tua idea imprenditoriale non è una spesa inutile ma è, effettivamente, un investimento sulla tua azienda.

Se vuoi che il tuo progetto di business abbia successo, non partire da zero. Fai il primo passo e contattami per una consulenza. Insieme daremo corpo alla tua idea, svilupperemo il tuo business plan e valuteremo eventuali finanziamenti. 

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Mirko Cuneo

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