La psicologia del cambiamento per trasformare la tua impresa

di Mirko Cuneo

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Vuoi far crescere e prosperare la tua attività?

Allora devi considerare tutte le variabili che ti permettono di sviluppare e monetizzare la tua impresa nel corso del tempo.

La chiave per implementare il successo della tua organizzazione nel mondo digitale di oggi è il cambiamento, ma questa è una cosa che spesso non viene considerata nel processo di crescita aziendale.

Devi evolverti, trasformarti e adattarti per poter crescere. Ed è raramente una cosa facile.

Anche se il processo di cambiamento fa parte della vita degli essere umani, è faticoso ritrovare il proprio equilibrio in seguito ad una trasformazione.

Questo vale sia quando si parla del processo di crescita dell’uomo, dall’età dell’infanzia a quella adulta, sia quando si tratta della vita delle aziende.

Gli esseri umani sono sempre stati spaventati e ossessionati allo stesso tempo dal futuro. Oggi il ritmo del cambiamento si è intensificato e quello di cui spesso non ci rendiamo conto è che il futuro è già qui.

Gli imprenditori si trovano ad affrontare una forte pressione per trasformare e rendere le loro organizzazioni a prova di futuro.

Le aziende devono evolversi nel tempo e in base ai cambiamenti del mercato e del mondo. Se non stai al passo con le evoluzioni esterne, arriverai al collasso della tua impresa.

Vuoi sapere come fare affinché questo non accada?

Devi effettuare un cambiamento prima di tutto a livello psicologico e interiore per riuscire ad applicarlo a livello organizzativo, culturale e gestionale della tua attività.

Ok, forse adesso stai pensando “Mirko, sei impazzito, di cosa stai parlando?”.

Sto parlando di impegno e forza di volontà per cambiare prima di tutto il tuo mindset e aiutare i tuoi collaboratori a fare altrettanto.

Sto parlando di psicologia del cambiamento.

Cos’è la psicologia del cambiamento?

Le cose cambiano. Cambi tu stesso nel corso della tua vita, cambiano le condizioni nelle quali viviamo, cambiano le persone intorno a noi e anche gli oggetti.

Il tempo passa e niente rimane immobile e immutato.

Quindi, perché credi che il tuo business possa vivere sempre nelle medesime condizioni?

La tua azienda è come un organismo vivente, ha bisogno di novità e di modellarsi seguendo, e talvolta anticipando, le trasformazioni del mercato, in due parole Change Management.

Negli ultimi anni, il termine cambiamento viene utilizzato sempre più di frequente, soprattutto in una società come la nostra in cui tutto mira all’innovazione. Le trasformazioni più grandi sono state quelle portate dalla tecnologia che ha impattato a tutti i livelli: nell’andamento degli affari, nei metodi produttivi, nell’organizzazione, nel comportamento e nelle abitudini delle persone e così via.

Ma perché il cambiamento è così scomodo?

Questa è una domanda a cui è difficile dare una risposta semplice e veloce. Bisognerebbe affondare le radici in studi approfonditi sulla psicologia del cambiamento e io non sono uno psicologo.

Ma sono un imprenditore e ogni giorno studio e lavoro su me stesso per portare il cambiamento nella mia azienda. Perché la trasformazione all’esterno dipende prima di tutto da un cambiamento interiore e della condivisione di una cultura volta all’evoluzione.

Ci sono alcune persone che sono geneticamente già predisposte al cambiamento, mentre altre amano seguire la propria routine.

Ma se hai un’azienda e vuoi farla crescere è arrivato il momento di interrompere i flussi a cui sei sempre stato abituato per crearne di nuovi.

Come?

Se vuoi una soluzione che ti garantisca la riuscita, ti propongo un percorso di Business Coaching. Sto parlando di una collaborazione con un coach che ti aiuti ad aprire le tue prospettive, a focalizzarti e a sviluppare nuove strategie senza ostacoli.

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Intanto, in questo articolo ti parlo di psicologia del cambiamento, ovvero l’approccio psicologico che adottiamo di fronte alle trasformazioni. Conoscerlo ti aiuterà a sostenerle.

La psicologia del cambiamento per trasformare il tuo comportamento e la tua azienda

“Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi”, citazione da Ernest Hemingway.

Trovo che questa frase sia di grande ispirazione e perfettamente in linea con il tema del cambiamento.

Devi abbracciare la psicologia del cambiamento e quello che oggi viene definito digital mindset se vuoi far crescere la tua azienda.

Se ti nascondi dietro a delle convinzioni ormai deboli come “Il mio settore è differente”, “Funziona per gli altri ma non per me”, o ancora “Sono abituato così ed è sempre andata bene, quindi perché dovrei cambiare?”.

Ti dico che l’unico vero ostacolo al progresso della tua impresa sei tu stesso.

Il cambiamento fa paura, porta ad un confronto con sé stessi, ad un ripensamento dei processi e richiede energia. Ma la tua attività ha bisogno di benzina e di nuova linfa per prosperare.

Sapere come affrontare il processo, gli strumenti e le tecniche per gestire il tuo cambiamento personale ti porterà a raggiungere il risultato aziendale che desideri.

L’obiettivo per cui devi approcciare la psicologia del cambiamento è migliorare la tua organizzazione e il modo in cui affronti il lavoro.

La gestione del cambiamento e dei processi aziendali interni sono due discipline fondamentali per aumentare le opportunità di successo della tua azienda e il ritorno sugli investimenti.

Lo sai che il 70% delle iniziative di cambiamento organizzativo fallisce senza dare luogo ai cambiamenti desiderati?

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Per mantenere alte la produttività e le prestazioni in modo che tutto il progetto proceda ecco che bisogna avere un po’ di come il cambiamento incide a livello psicologico.

Vediamo insieme il concetto di ciclo emotivo del cambiamento e le fasi che ti troverai ad affrontare.

Il ciclo emotivo del cambiamento

Gestire il cambiamento interiore e quello della propria azienda non è facile.

La chiave per navigare con successo nella trasformazione è la comprensione psicologica. Una delle cose più importanti che puoi fare è capire il tipo di cambiamento che stai per affrontare ed essere consapevole di cosa ti aspetta.

Hai mai sentito parlare del ciclo emotivo del cambiamento?

È stato descritto per la prima volta nel 1979 da Don Kelley e Daryl Conner. Questi due ricercatori si sono accorti che le persone si trovano a passare un ciclo fatto di 5 step ogni volta che affrontano un cambiamento.

psicologia cambiamento - ciclo emotivo del cambiamento

Ecco i 5 step:

  1. Ottimismo ingiustificato;
  2. Pessimismo giustificato;
  3. Realismo;
  4. Ottimismo giustificato;
  5. Conclusione del ciclo.

Vediamo adesso brevemente ognuna di queste fasi.

1. Ottimismo ingiustificato

Ti sei sicuramente trovato all’inizio di un nuovo percorso per raggiungere un obiettivo, per esempio quando hai fatto nascere la tua attività.

Sono sicuro che dentro di te hai provato quella motivazione e quell’entusiasmo che contraddistinguono ogni nuovo inizio. Quell’emozione e quella carica che accompagnano ogni principio di cambiamento è proprio l’ottimismo ingiustificato.

Insomma, non hai ancora cambiato nulla nella tua vita, sei ancora esattamente lo stesso di prima eppure la sensazione di entusiasmo la senti forte e chiara.

Ma non ci vorrà molto prima che tutto questo finisca per passare alla fase successiva.

2. Pessimismo giustificato

Il pessimismo giustificato arriva quando ti trovi a dover fare i conti con la realtà. Per esempio le difficoltà e le complicazioni che la tua nuova impresa porta con sé.

Sono gli ostacoli che trovi lungo il cammino e che provocano la frustrazione. Il cambiamento è accompagnato da rallentamenti, rotture, modifiche di percorsi e investimenti di tempo, energia e denaro.

Devi essere pronto a trovarti di fronte a dei rimodellamenti dei processi interni che richiedono nuovi flussi e nuove abitudini.

Ma non devi mollare proprio adesso, anzi è qui che bisogna agire strategicamente per far avvenire il cambiamento e, intanto, non fermare la macchina produttiva.

Essere il vero leader della tua azienda significa anche essere un esempio per le persone che lavorano per te.

Come?

Sicuramente dimostrando grande forza di volontà e una visione chiara di ciò che vuoi raggiungere. Devi avere una motivazione solida e devi trovarla dentro di te per riuscire a cambiare il tuo comportamento senza arrenderti.

Però poi ci vuole anche qualcos’altro.

3. Realismo

Al realismo ci arrivi con tempo e fatica perché prima devi uscire dall’abisso di disperazione in cui molti si arenano.

Se guardi le difficoltà tutte insieme ti sembreranno una montagna invalicabile, ma non è così. Spezzetta i macro-problemi in problemi più piccoli e sarà più semplice trovare una soluzione per ognuno di essi.

Dopodiché procedi passo dopo passo. Questo è utile sia perché sarà più semplice gestire difficoltà minori, sia perché sentirai la soddisfazione delle piccole vittorie.

In questo modo riuscirai ad avere un atteggiamento positivo che ti permetterà di continuare il tuo processo di cambiamento.

Ogni piccolo traguardo ti porta sempre più vicino al tuo obiettivo e più strada fai più ti avvicini alla fase numero quattro.

4. Ottimismo giustificato

Ecco che iniziano ad arrivare le prime gratificazioni e, finalmente, torni a sentire un po’ di quell’energia che avevi proprio quando hai iniziato. La sostanziale differenza è che adesso è davvero giustificato il tuo ottimismo.

Il cambiamento sta portando i suoi frutti, hai aggiunto valore a te stesso e anche alla tua impresa. Rendi il cambiamento un processo consapevole e ponderato per risolvere i problemi e offrire maggiori opportunità al tuo business.

Renditi conto che le persone che lavorano con te potrebbero sentire questo cambiamento come improvviso. Sta a te coinvolgerle all’interno delle sfide che stai affrontando affinché siano preparate e ti possano aiutare a sostenere tutto il processo.

Promuovi una cultura aziendale condivisa e ricorda che uno degli elementi che ti consentiranno di vincere le tue sfide imprenditoriali sono proprio le persone che lavorano con te. Ecco perché devi pensare alla loro formazione per l’utilizzo di nuovi strumenti e fare in modo che si sentano parte integrante del processo, senza subirlo.

5. Conclusione del ciclo

Il ciclo si conclude nel momento in cui interiorizzi il cambiamento che diventa parte di te e un’abitudine all’interno della tua impresa.

Allora adesso cosa devi fare?

Continua sulla retta via. Fai attenzione alle ricadute nelle vecchie abitudini e diventa un esempio per gli altri che vogliono raggiungere il tuo stesso risultato. Infatti, aiutare qualcun altro sarà per te un modo efficace per consolidare la tua nuova condizione.

Certo, il tuo processo di crescita non finisce qui. Ma se hai adottato la psicologia del cambiamento sarai pronto per ogni nuova sfida.

Comprendere gli stadi del cambiamento e i modi per lavorare attraverso ogni fase ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi.

Perciò adesso facciamo un passo ulteriore e vediamo le 6 fasi concrete che accompagnano ogni processo di cambiamento, sia personale che aziendale.

Psicologia del cambiamento: le fasi per affrontare il cambiamento

Qui riprendo il modello introdotto alla fine degli anni ’70 dai ricercatori James Prochaska e Carlo DiClemente che studiavano dei modi per aiutare le persone a smettere di fumare.

In questo modello il cambiamento avviene gradualmente, le persone sono resistenti nelle prime fasi, ricadono negli errori, ma alla fine sviluppano un approccio proattivo.

A che cosa ti serve conoscere queste 6 fasi?

Se hai un’azienda, grande o piccola, ci saranno anche delle persone che lavorano con te. Ecco, se per te il processo di cambiamento è stato spontaneo, loro lo potrebbero vivere come un’imposizione.

È fondamentale che tu sappia come condividere con i tuoi collaboratori il cambiamento per renderlo davvero effettivo e vantaggioso per il tuo business.

Il cambiamento influisce sugli individui e sulle organizzazioni in modo diverso ma ecco le 6 fasi del cambiamento che ti troverai ad affrontare.

psicologia cambiamento - le fasi del cambiamento
Le fasi per affrontare il cambiamento

Fase 1: pre-contemplazione

Questa fase è considerata come lo stato primordiale del cambiamento, ovvero le persone ancora non lo hanno preso davvero in considerazione. Anzi, la reazione principale è di rifiuto e probabilmente non si rendono nemmeno conto di dover affrontare un cambiamento.

Sei mai stato in questa fase? Tranquillo, succede a tutti ma è importante uscirne perché è un atteggiamento dannoso e controproducente.

Fase 2: contemplazione

Ecco che inizia ad affluire la coscienza dei benefici che si possono ottenere effettuando un cambiamento. Ma sta a te in quanto leader riuscire a veicolare questa consapevolezza nelle menti delle persone che lavorano con te.

Tieni presente anche che non tutti i tuoi collaboratori accoglieranno i nuovi processi allo stesso modo. Alcuni saranno maggiormente portati, altri più restii, altri ancora avranno bisogno di più tempo per interiorizzarli e imparare a gestirli.

Fase 3: preparazione

Se riesci a superare la fase due entri subito in quella di preparazione in cui inizi a preparare te stesso, le altre persone e la tua stessa azienda ad accogliere il cambiamento.

Questo cosa significa?

Che non puoi aspettarti di ottenere tutto e subito. Anche in questa fase devi procedere passo dopo passo per fare in modo che il cambiamento avvenga mantenendo un equilibrio generale. Sia tra le persone che all’interno della struttura.

Con il ritmo attuale del progresso tecnologico si vedranno dei cambiamenti sempre più repentini e saranno ancora più rapidi in futuro.

Come farai allora?

Devi essere pronto a scomporre tutta la mole di cambiamento in frammenti più piccoli e più facili da gestire. Insomma, inizia da una piccola cosa e poi ingloba man mano le altre. In questo modo otterrai lo sviluppo di tutta l’organizzazione in modo controllato ma efficace.

Fase 4: azione

Tutte le fasi precedenti e condivise con i tuoi collaboratori, servono per preparati al meglio ad affrontare la fase di azione. È arrivato il momento di agire concretamente per raggiungere i tuoi obiettivi.

Il cambiamento è spesso la più grande sfida che le organizzazioni affrontano, nel settore privato, in quello pubblico e nel terzo settore.

Le aziende che imparano a gestire la trasformazione per tutti i soggetti coinvolti, sfruttando tutti gli strumenti a loro disposizione, hanno molte più opportunità di godere e mantenere il successo a lungo termine.

Fase 5: mantenimento

La fase di mantenimento del modello degli stadi di cambiamento comporta il successo di evitare comportamenti precedenti e il mantenimento di nuovi comportamenti.

In questa fase diventerai più certo delle tue capacità e capirai per davvero che puoi benissimo mantenere i tuoi risultati senza tornare alla situazione precedente.

Ma per farlo devi continuare ad impegnarti e lavorare nel modo giusto, prevedendo anche delle possibili battute d’arresto o nuove complicazioni.

Fase 6: recidive

Ricadere in vecchi comportamenti è comune durante ogni percorso di cambiamento. Se ti succede potresti provare insoddisfazione, delusione e frustrazione.

Ma non lasciare che vincano questi sentimenti negativi. Il successo non è fatto solo di vittorie, ma implica saper imparare dai propri errori, come insegna il growth mindset.

Valuta i tuoi errori come degli esempi preziosi da cui trarre insegnamenti per migliorare. Sono i feedback negativi che ti fanno capire cosa non ha funzionato. Se sai leggere questi avvisi, saprai anche cosa devi fare per sistemare le cose.

Sei pronto per portare il cambiamento nella tua attività?

Partendo dal presupposto che il cambiamento provoca in ognuno di noi un trauma, devi affrontarlo a testa alta se vuoi ottenere di più dalla tua vita e dal tuo business.

Ecco i punti fondamentali che devi ricordare:

  • Se vuoi cambiare la tua condizione prima guarda attentamente a che punto ti trovi, fissa l’obiettivo a cui vuoi arrivare e disegna il tragitto migliore per raggiungerlo;
  • Metti in conto le delusioni e preparati per affrontarle passo dopo passo;
  • Festeggia ogni piccola vittoria, questo ti darà la carica per andare avanti;
  • Ricorda che sei un essere umano, credo che ci abbiano creati appositamente per fare degli errori, la differenza sta nel trovare i giusti insegnamenti per fare meglio;
  • Accogli il cambiamento per continuare a far crescere la tua attività e migliora le tue abilità in modo che siano in linea con le richieste del mercato.

Infine, ma non per importanza, ricordati che anche se sei un imprenditore non devi fare tutto da solo.

Se vuoi potenziare il tuo business ma non sai da dove incominciare, affrontare li percorso con un Business Coach è la scelta più vantaggiosa. Un programma di coaching ti aiuterà a far crescere la tua azienda coinvolgendo anche i tuoi collaboratori.

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Sono tantissimi gli imprenditori che stanno scegliendo il coaching per ottenere più risultati in meno tempo.

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Mirko Cuneo

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