Grant Cardone: la sua storia e i suoi consigli per arrivare al successo (intervista esclusiva)

di Mirko Cuneo

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grant cardone

Chi è Grant Cardone?

Il nome di Grant Cardone è uno dei più conosciuti nel mondo della formazione USA in ambito business.

Grant oggi vive in Florida con la moglie e i figli, amministra un patrimonio immobiliare stimato in oltre 1 miliardo di dollari e gira il mondo sul suo jet privato per andare in ogni angolo del globo a tenere i suoi speech formativi sulla vendita e il successo.

I suoi eventi dal vivo registrano sempre il tutto esaurito ed è stato capace di riempire un intero stadio. Quanti personaggi sarebbero capaci di tali numeri, al di fuori del mondo dello spettacolo?

Investitore, formatore, autore best seller e imprenditore, Grant è una persona di successo in tutto quello che fa. 

Cardone è riuscito a sviluppare il giusto mindset imprenditoriale che l’ha portato a diventare multimilionario partendo da zero.

Migliaia di imprenditori divorano i suoi libri e partecipano ai suoi eventi per impadronirsi del metodo che gli ha permesso di essere un vero leader e raggiungere il successo.

Ma la vita di Grant Cardone non è stata tutta rose e fiori, anzi. La sua storia è stata segnata da difficoltà estreme e da gravi problemi, che hanno plasmato il suo carattere e condizionato il suo destino.

Cardone Frase 2

La vita di Grant Cardone

La sua persona è un esempio vivente di come ogni uomo possa sempre lottare per il successo, a prescindere dalle condizioni di partenza o dalle circostanze esterne.

Nel suo libro, Be Obsessed Or Be Average, Grant accompagna il lettore attraverso gli episodi più significativi della sua infanzia e adolescenza, quelli che lo hanno fatto diventare l’uomo che è oggi.

La madre di Grant era una donna perennemente preoccupata per la situazione economica della famiglia. Raccoglieva continuamente coupon e tagliandi promozionali per risparmiare sulle piccole spese ed era ossessionata dalla paura di non farcela ad arrivare alla fine del mese. 

Era un tipico esempio di quella che Grant definisce “mentalità da classe media”.

All’età di 10 anni, Grant perse il padre per un infarto improvviso. Questa perdita lasciò in lui un grande vuoto, oltre ad obbligare la sua famiglia a rinunciare allo stile di vita che conducevano in precedenza.

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Venuto a mancare il sostegno economico del padre, la famiglia di Grant viveva in condizioni di incertezza, nel timore di perdere tutto. Il pensiero costante della famiglia non era guadagnare, ma risparmiare.

Non c’è da stupirsi che, in simili condizioni, Grant fosse ben lontano dal sentirsi grato per quello che aveva, perché aveva sotto gli occhi lo stress e le preoccupazioni quotidiane di sua madre.

Il padre di Grant gli aveva trasmesso una cultura fondata su valori come lavorare sodo, puntare al successo e mettere la famiglia prima di tutto. Ma con la sua scomparsa, Grant perse la figura a cui fare riferimento negli anni critici dell’adolescenza, quando avrebbe avuto più bisogno della sua guida e del suo esempio.

Grant divenne un ragazzo irrequieto e cominciò ad avere problemi con l’autorità e con le droghe.

Grant, ragazzo ribelle

Nel libro ammette di aver fumato erba e di aver fatto uso di cocaina e di altre droghe, mettendo a rischio la sua salute e la sua stessa vita

Negli anni del college, trascorreva le giornate passando da una festa all’altra.

All’età di 20 anni perse il fratello gemello. Questo lutto lo fece precipitare in uno stato di depressione, che si sommava alla frustrazione per la vita squallida che conduceva.

Si iscrisse all’università per studiare contabilità e ottenne il diploma a 22 anni, ma non esercitò mai quella professione. 

Trovò un lavoro come venditore di automobili e per anni si dedicò a questa attività, anche se detestava quel lavoro.

Ma i problemi di droga non erano scomparsi, anzi sembravano peggiorare. Il suo fisico debole e denutrito denunciava l’abuso di droghe e alcool. Appena sveglio, il suo primo pensiero era quello di farsi una dose. 

Frequentava compagnie poco raccomandabili. Un giorno subì un pestaggio così brutale da finire in ospedale in fin di vita. Quando la madre venne a trovarlo, fece fatica a riconoscerlo da quanto era malconcio.

Grant capì che la sua tossicodipendenza era la fonte di tutti i suoi guai e lo avrebbe portato alla rovina. Mentre era ancora ricoverato in ospedale, promise a se stesso di darci un taglio con le droghe, ma non ci riuscì. Mentre era ancora in ospedale, si ritrovò nuovamente in cerca di una dose. 

Grant si rese conto che da solo non ne sarebbe mai uscito: aveva bisogno di aiuto. Aveva 25 anni quando entrò volontariamente in una clinica di riabilitazione.

Cardone Get Obsessed

Verso il cambiamento

Il primo passo di Grant verso il cambiamento fu proprio ammettere di avere un problema di dipendenza. Decidere di andare in terapia significava prendersi cura prima di tutto della sua salute mentale.

Dopo 30 giorni di ricovero, Grant si ristabilì e fu in grado di lasciare la struttura. Il giorno in cui se ne andò, uno degli operatori del centro lo ammonì con queste parole:

Tu sei un tossico e lo rimarrai per sempre. Ti rivedremo presto qui, sempre se non muori prima. Lascia perdere l’idea di scrivere di libri e di avere successo e concentrati su una cosa sola: stare lontano dalle droghe”.

La reazione di Grant, una volta uscito dalla clinica, fu di dedicarsi anima e corpo al lavoro. Se doveva vendere macchine, allora voleva essere il migliore nel suo campo, anche se era un lavoro che odiava.

Si impegnava al massimo e dedicava al lavoro ogni minuto della sua giornata, perché sapeva che l’unico modo per non cadere in tentazione con le droghe era non avere mai del tempo libero.

Come dice Grant: “se vuoi incontrare il diavolo, ti basta avere degli spazi vuoti nella tua giornata”.

Il suo sogno era sempre stato dedicarsi agli investimenti immobiliari, un’attività che aveva cominciato ad appassionarlo quando, ancora bambino, accompagnava suo padre a visitare gli immobili che aveva l’incarico di vendere.

Per questo motivo, metteva da parte ogni centesimo che guadagnava con le vendite di automobili.

La forza dell’impegno

Il suo impegno lo portò ad essere tra i migliori venditori del suo campo, e in breve tempo cominciò a tenere corsi e seminari sulle tecniche di vendita.

Basandosi sulla sua esperienza personale, perfezionò un metodo di vendita con cui ha formato generazioni di venditori di successo in alcune delle più grandi aziende del listino Fortune 500.

Nel frattempo, era riuscito a mettere da parte una somma sufficiente per cominciare ad investire in immobili. Si dedicò con impegno a questa attività, aumentando il valore degli investimenti man mano che otteneva successo.

L’impegno continuo e il duro lavoro gli permisero di scalare la vetta e di arrivare al successo che aveva tanto desiderato.

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Alla faccia di chi non credeva in lui e gli aveva predetto un futuro da tossico.

A 25 anni era un tossico e alcolizzato, incapace di tenersi un lavoro. Solo 5 anni dopo essersi ripulito, lo stesso uomo è diventato un milionario che viaggia su un jet privato, guida auto di lusso e possiede case da favola.

La storia di Grant è un esempio di come a volte sia necessario toccare il fondo per rialzarsi e riprendere in mano la propria vita

Ecco perché ho voluto riportarti in questo articolo una bellissima intervista, fatta a Grant da un giornalista americano. Era talmente bella che ho voluto tradurla e condividerla con te, per quello su cui mi fa riflettere. Grant è uno dei miei mentori, seguo sempre tutto ciò che fa. Per me è l’esempio di una persona che ha realizzato i propri sogni, combattendo per avere ciò che voleva. Un mito.

INTERVISTA

Che cosa significa per te essere un imprenditore di successo?

Un imprenditore è una persona che gestisce una o più attività e che si fa carico di rischi finanziari superiori al normale.

La ragione di questo rischio non è soltanto la prospettiva di un ricavo superiore al normale, ma qualcosa di più grande come raggiungere la libertà finanziaria, costruire un’eredità per le generazioni successive, lasciare un segno tangibile o rendere il mondo un posto migliore.

Sono questi obiettivi elevati che muovono un vero imprenditore.

Se potessi incontrare tre personaggi del passato per chiedere loro dei consigli, chi vorresti incontrare e che cosa gli chiederesti?

Sono molti i personaggi che mi vengono in mente, ma tra tutti sceglierei uomini come Alessandro Magno o Gengis Khan, che hanno creato i più grandi imperi della storia.

Da loro vorrei sapere come hanno fatto a espandere i loro domini fino ai confini del mondo. Qual era il loro obiettivo, fino a che punto si sono spinti e quali sono state le sfide più difficili da affrontare?

Poi ci sono i grandi magnati dell’economia come John D. Rockfeller, un uomo che è partito allevando tacchini e coltivando patate ed è arrivato a possedere un’azienda che controlla il 90% delle vendite di carburante negli USA.

Ha raggiunto una ricchezza senza pari, pur essendo partito praticamente dal nulla.

Sono le storie come queste che mi hanno sempre affascinato.

Grant Cardone Quotes

Qual è il tuo motto?

Il successo è il mio dovere, il mio obbligo, la mia responsabilità.

Perché è importante che la gente si preoccupi di risolvere problemi globali?

Viviamo tutti sullo stesso pianeta e abbiamo tutti le stesse esigenze: la sicurezza e benessere per la nostra famiglia, l’affetto dei nostri cari, la possibilità di realizzarsi come individui.

Non ci sono distinzioni di razza o religione o cultura: siamo tutti fratelli e sorelle, affrontiamo ogni giorno le stesse sfide e abbiamo le stesse aspirazioni.

Ma nessuno su questo pianeta può fare da solo, se vuole avere un impatto significativo.

Più sono grandi i problemi che affronti, più persone riesci ad aiutare, maggiore sarà il tuo successo.

I problemi di un imprenditore sono gli stessi di altri miliardi di persone.

Perciò agisci su scala globale, non locale.

Se dovessi dare un voto al tuo livello di soddisfazione nella vita, che voto ti daresti?

Probabilmente mi definirei realizzato all’88%. Mi manca ancora quel 12% per raggiungere il massimo.

Per troppo tempo, ho pensato in piccolo. Ora invece ho solo paura di non avere abbastanza tempo per andare oltre il 90%.

Quali sono gli strumenti e le tecniche più importanti per lo sviluppo del business, il digital marketing e il personal branding?

Quello che funziona per me è fare ancora di più, andare fino in fondo e non fermarmi mai. 

Spesso faccio degli errori, ma è proprio attraverso gli errori che scopro qual è il mio vero scopo, che cosa le persone vogliono o non vogliono sentire da me.

Siamo in un mondo di onnipresenza: non possiamo limitarci a distribuire su un solo canale, ma dobbiamo impegnarci ad essere presenti là dove si trovano i potenziali clienti.

Per uno come me, le piattaforme social sono lo strumento perfetto, perché li posso utilizzare continuamente nel corso della giornata, qualunque cosa stia facendo in quel momento.

Il mio unico limite è la mia immaginazione e la mia energia.

E non ho paura di affrontare gli hater e di comunicare con loro, quando si presentano.

Perché è così importante l’educazione finanziaria e la formazione alla vendita? Quali sono le tue fonti preferite per approfondire le tue conoscenze nel settore del marketing e delle vendite? (ad esempio, potrebbero essere podcast, video, corsi, o blog)

Non potrai mai diventare un grande venditore o un imprenditore, se prima non acquisisci una solida educazione sul denaro e la libertà finanziaria.

Conosco degli ottimi venditori che sono rimasti nella media, semplicemente perché, dopo aver fatto un po’ di soldi, si sono accontentati e hanno smesso di puntare in alto e di cercare di ottenere di più.

In America la disinformazione finanziaria è come un incantesimo che colpisce tutti. Metà degli americani crede di far parte della classe media, ma in realtà vivono a malapena del loro stipendio e non mettono da parte nulla come risparmio.

I media, il governo e la borsa ci hanno raccontato un sacco di menzogne sul denaro, da sempre.

Ci hanno riempito la testa di belle parole sulla classe media e quanto sia bello farne parte, ma la classe media è soltanto un mito.

Per trent’anni ho studiato come si comportano i veri ricchi e il loro rapporto con il denaro: posso dire con assoluta certezza che fanno l’esatto opposto di quello che fa la classe media.

Comprare casa, indebitarsi per pagare gli studi, la 401K (il piano di previdenza complementare USA): tutte queste cose vengono vendute alla classe media come se fossero la strada per la libertà, quando in realtà fanno soltanto gli interessi delle banche e degli speculatori di borsa.

I veri ricchi non comprano casa con i risparmi e non investono nei piani previdenziali, ma usano quel denaro per investire in attività che creano nuova ricchezza e altro denaro.

Per esempio, quando ho deciso di comprare un jet per poter girare il mondo e portare con me la mia famiglia e i miei collaboratori, quasi tutti quelli con cui mi sono confrontato mi hanno detto che era una pessima idea.

Le uniche due persone che hanno condiviso la mia decisione erano miliardari. Uno di questi mi disse: “Con la tua etica del lavoro e la tua esposizione globale, saresti un pazzo a non farlo”

Come hai fatto hai raggiungere un valore di 1,2 miliardi di patrimonio gestito e quali sono i tuoi suggerimenti per principianti ed esperti per aumentare il loro capitale gestito?

Ho scritto tutto nel libro The 10x Rule.

10xrule

Semplicemente, all’inizio non pensavo abbastanza in grande.

Per prima cosa, devi sforzarti di moltiplicare tutto per 10

Crea un piano basato sulla regola 10x e poi fai reverse engineering per trovare di che cosa hai bisogno. Collaboratori, soldi, contratti. 

Dedica tutto il tuo impegno a cercare chi ti può aiutare a realizzare quel 10x. Chi può offrirti dei contratti? Chi ha il denaro? Con chi puoi collaborare? Crea la base di lavoro per iniziare a muoverti in quella direzione.

E poi circondati di persone che credono in te e nella tua missione più di quanto ci credi tu stesso.

È bastato che io facessi queste semplici cose e la mia attività è letteralmente esplosa.

Che libri consiglieresti di leggere?

Non lo dico per presunzione, ma bisognerebbe leggere tutti i miei libri:

  •    How to Become a Millionaire
  •    Sell or Be Sold
  •    If You’re Not First You’re Last
  •    Be Obsessed or Be Average
  •    The 10X Rule
  •    How to Create Wealth Investing in Real Estate

E poi leggete pure qualunque libro vi capita tra le mani. Io leggo di tutto, in continuazione.

Cardone Libri

Anche se non ti piace leggere, fallo. Ti può solo fare bene, ed è un ottimo esercizio per la disciplina.

Quando ho letto The Millionaire Next Door, mi sono reso conto che non volevo essere quel tipo di milionario, che calcola quanto può mettere da parte per la sua pensione rinunciando al caffè o a comprare una macchina nuova.

Qualunque libro che parla di persone di successo può andare bene. Ma in generale consiglio di non leggere soltanto un libro di un autore, ma tutta la sua opera. 

Qual è il modo più efficace per le imprese e le persone per scoprire e sviluppare la loro unicità?

Esponiti facendo social media marketing e usali per scoprire quanto sei unico e quanto conosci o non conosci di quel mondo.

Fai delle dirette su Instagram o su YouTube 3-5 volte alla settimana.

Liberati da ogni timidezza o paura o qualunque altro limite e condividi dal vivo, finché scoprirai da solo qual è il tuo vero talento e cosa hai da offrire.

Ognuno di noi ha qualcosa di unico che può donare al mondo, ma molti non se ne rendono conto perché sono troppo occupati a pensare invece che agire.

Quali sono i tuoi obiettivi per i prossimi 10 anni?

Dal punto di vista professionale, voglio portare una rivoluzione nel mondo degli investimenti e offrire all’uomo della strada delle alternative ai piani pensione, alla borsa e ai fondi di investimento.

Il mio obiettivo è fondare un business multimiliardario che scuoterà Wall Street alle fondamenta e permetterà finalmente alle persone comuni di ottenere rendimenti fuori dal comune.

Secondo, voglio girare il mondo con mia moglie e i miei figli e conoscere gente da ogni parte del mondo.

Voglio aiutare gli altri a ottenere la libertà finanziaria. Per questo avrò bisogno di tradurre il mio programma in 50 lingue diverse.

Voglio aiutare i bambini che sono rimasti senza padre. Per questo ho creato la GC Foundation e voglio collaborare con altri enti per supportare ragazzi e ragazze di tutte le età che hanno perso il padre.

Infine, voglio passare più tempo possibile con la mia famiglia in giro per il mondo.

Voglio lasciare un segno, un’eredità nel mondo. Non mi interessa essere ricordato per quanti soldi ho guadagnato, ma per quante persone ho aiutato. 

Quello che sto facendo oggi definisce come sarò ricordato tra un secolo.

Queste le parole di Grant Cardone, questa la sua mentalità che l’ha portato al successo.

Se vuoi approfondire le tematiche di Vendita, Marketing e Mindset ispirate a personaggi di successo ma dedicate al mercato italiano, segui il mio blog. Trovi articoli, video e podcast in cui tratto di tutti gli argomenti essenziali per gli imprenditori di oggi e di come mettere in pratica le strategie per far crescere il tuo business.

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Mirko Cuneo

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